Italia in prima fila per “Mission 300”

Mission 300”, l’iniziativa della Banca Mondiale e della Banca Africana di Sviluppo che punta a garantire l’accesso ad elettricità pulita a 300 milioni di persone nell’Africa Sub-sahariana entro il 2030 vede l’Italia in prima linea.

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Il sottosegretario all’Ambiente e alla Sicurezza energetica, Claudio Barbaro, intervenendo a nome del Governo italiano all’Africa Head of State Energy Summit

“Aderiamo a questo strumento multilaterale – ha spiegato il sottosegretario all’Ambiente e alla Sicurezza energetica, Claudio Barbaro, intervenendo a nome del Governo italiano all’Africa Head of State Energy Summit, oggi 27 gennaio a Dar es Salaam in Tanzania, “perché convinti della sua idoneità a garantire impatto su larga scala, in favore delle nazioni africane. Ora ci attendiamo che le prime proposte di finanziamento possano essere approvate già entro l’anno, in stretto coordinamento con la Banca Mondiale e con le controparti governative, nel quadro degli sforzi e dell’impegno dell’Italia per il Piano Mattei”.

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L’Italia ha già attivato un tavolo permanente con la Banca Mondiale per vagliare le migliori opportunità di intervento congiunto, a partire dai progetti in Repubblica del Congo, Mozambico, Etiopia, Malawi, Zambia, Tanzania, Kenya e Uganda.

Per l’Italia, infatti, come il Presidente del Consiglio Meloni ha indicato, l’Africa è un contesto prioritario in cui è possibile generare i presupposti di una economia propria, florida e resiliente. Sul tema della transizione energetica, in particolare, il MASE supporta ed ha supportato: l’Energy Sector Management Assistance programme, il programma di assistenza alla gestione del settore energetico con 10 milioni di Euro a dono; il Clean Energy Access Program che favorisce il mercato delle energie rinnovabili, con 40 milioni di dollari a dono; il Sustainable Energy Fund for Africa, che sostiene progetti su energie rinnovabili, efficienza energetica e accesso alla rete promuovendo l’accesso universale all’energia in Africa, con una contribuzione di 12 milioni di euro a dono ed in fase di rifinanziamento; il Rome Process Financing Facility con la Banca Africana di Sviluppo, con 27 milioni di euro sui 47 complessivi assicurati dall’Italia a dono e 90 concessionali dal Fondo italiano per il Clima mediante il Piano Mattei” conclude Barberi.

Nella delegazione anche Alessandro Guerri, il direttore generale della Direzione Affari Internazionali del MASE, è stata anche l’occasione per ricordare che la Tanzania è stata indicata tra le nuove Nazioni di attuazione del Piano Mattei per l’Africa.

Tra i temi emersi anche le azioni volte a sviluppare il “clean cooking”.

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