Il 67% degli europei sa cosa sono gli investimenti di transizione, ma il 59% chiede maggiore trasparenza sui piani climatici per favorire il supporto delle proposte aziendali: è quanto emerge dall’indagine condotta da Better Finance, la Federazione Europea degli Investitori e degli Utenti di Servizi Finanziari, su un campione di investitori retail in Francia, Germania e Italia.
Lo studio mostra come la mancanza di prove concrete sui piani climatici sia considerata il principale ostacolo al supporto aziendale durante le assemblee generali. Vi è una crescente familiarità con i temi della transizione climatica, con il 67% degli intervistati che dichiara di conoscere i concetti principali, il 59% degli investitori che richiede una maggiore frequenza e chiarezza nelle discussioni sui temi climatici.
L’indagine vista capitolo per capitolo
L’indagine, strutturata in cinque capitoli, esplora il ruolo degli azionisti nel favorire la transizione dei flussi di capitale verso obiettivi climatici concreti, analizzando le sfide normative e operative, così come le opportunità legate al maggiore coinvolgimento degli investitori.
Il primo capitolo evidenzia come, nonostante i progressi fatti nell’introduzione del voto a distanza e nella semplificazione delle procedure di partecipazione, rimangano significativi gli ostacoli. Tra questi, la frammentazione delle normative nazionali, la complessità delle catene di intermediari e la natura prevalentemente consultiva delle risoluzioni, che ne limita l’impatto effettivo sulle decisioni aziendali. Strumenti come la Direttiva sui Diritti degli Azionisti II (SRD II), parte dell’iniziativa Capital Markets Union, hanno cercato di migliorare la trasparenza e la partecipazione transfrontaliera, semplificando la trasmissione delle informazioni e rendendo più efficiente la partecipazione alle assemblee generali. Tuttavia, restano criticità legate all’allineamento con regolamenti più ampi, come il Sustainable Finance Disclosure Regulation (SFDR) e il Corporate Sustainability Due Diligence Directive (CSDDD), che ostacolano ulteriormente il coinvolgimento degli azionisti.
Il secondo capitolo si concentra sull’aumento dell’interesse degli investitori retail verso i temi di transizione climatica. Come accennato, I risultati mostrano che il 59% degli intervistati considera la mancanza di prove concrete il principale ostacolo al supporto delle proposte aziendali, mentre il 32% identifica la complessità delle risoluzioni come un’ulteriore barriera al coinvolgimento. Inoltre, quel 59% degli investitori richiede anche che i temi climatici vengano trattati con maggiore frequenza durante le assemblee generali, evidenziando come una comunicazione più chiara e accessibile possa migliorare significativamente il rapporto tra azionisti e aziende.
Il terzo capitolo analizza il ruolo degli investitori istituzionali e delle associazioni nel promuovere investimenti di transizione efficaci. Nonostante il riconoscimento dell’importanza della sostenibilità, il livello di coinvolgimento degli investitori istituzionali rimane incoerente, a causa di barriere normative e inefficienze nei processi di voto transfrontaliero. La collaborazione tra investitori, politiche di coinvolgimento strutturate e protocolli di escalation emergono come strumenti essenziali per migliorare la trasparenza e la partecipazione, aumentando la fiducia degli azionisti nei processi decisionali aziendali.
Il quarto capitolo offre un’analisi di 25 aziende europee leader nei settori bancario, assicurativo e pensionistico. Lo studio rivela una significativa eterogeneità nell’impegno verso gli obiettivi climatici, con molte aziende che dichiarano obiettivi generali di transizione, ma senza fornire piani dettagliati e credibili. La trasparenza e la fattibilità delle strategie di transizione rimangono fattori chiave per ottenere il supporto degli investitori, sottolineando l’urgenza di colmare le lacune nella comunicazione e nella pianificazione aziendale.
Il quinto e ultimo capitolo del rapporto presenta una serie di principi sviluppati da Better Finance per standardizzare le pratiche di coinvolgimento negli investimenti di transizione. Questi principi pongono l’accento su trasparenza, partecipazione attiva e strategie di escalation basate su evidenze concrete. “Il coinvolgimento degli azionisti è cruciale per migliorare la governance aziendale, garantendo migliori performance finanziarie e sostenibili”, si legge nel rapporto. Better Finance evidenzia come l’adozione di pratiche più trasparenti e accessibili possa rappresentare un punto di svolta per rafforzare la fiducia degli investitori e promuovere una transizione climatica efficace in Europa.
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