Il prossimo 30 settembre centinaia di architetti e ingegneri affolleranno le piazze di 500 città italiane per promuovere la cultura della prevenzione sismica, fornendo gratuitamente informazioni ai cittadini sulle variabili che influiscono le prestazioni di un fabbricato e sulle agevolazioni fiscali a disposizione per la messa in sicurezza degli immobili.
Quella di domenica sarà la prima edizione della Giornata nazionale della prevenzione sismica, promossa da Fondazione Inarcassa, Consiglio nazionale degli ingegneri, Consiglio nazionale degli architetti, pianificatori, paesaggisti e conservatori con il patrocinio di Inarcassa, del Ministero del Lavoro e del Ministero della Giustizia. Durante la manifestazione verrà presentato il Programma di Prevenzione Attiva “Diamoci una scossa!” che durerà per tutto il mese di Novembre dedicato alla prevenzione sismica. “Un paese più sicuro dove il paesaggio è tutelato e il patrimonio difeso è anche un Paese più giusto, più competitivo e con maggiori potenzialità di crescita e sviluppo”, ha commentato Egidio Comodo, Presidente Fondazione Inarcassa ieri durante la conferenza stampa di presentazione al MIT cui hanno preso parte anche il Ministro dei Trasporti Danilo Toninelli, il Presidente del Consiglio nazionale degli architetti Giuseppe Capocchin, il Presidente del Consiglio nazionale degli ingegneri Armando Zambrano.
È stato Capocchin a riportare il focus sul tema della competitività e della perdita economica per la mancanza di prevenzione: “Dal 1944 al 2009 la spesa media annua è stata di 2 mld 700 mln di euro; dal 2010 al 2013 è salita a 3,4 mld di euro; dal 2013 al 2017 è arrivata a 5,9 mld di euro (dati CRESME ndr)”. Capocchin ha citato il caso del crollo del ponte Morandi per ricordare la “necessità di intervenire per rigenerare attraverso la manutenzione” che dovrebbe essere strutturale e non solo estetica, come precisato.
Strumento strategico per stimolare il controllo e il monitoraggio di infrastrutture e parco immobiliare italiano sarà il tavolo interministeriale tra MIT e MEF che, con la collaborazione di ingegneri, architetti e tecnici, avrà il compito di “ri-attivare” il Sisma Bonus, ha evidenziato alla stampa il Ministro Toninelli. Questo strumento che “è stato una buona idea ma è su un binario morto”, ha evidenziato, può di nuovo essere utile in un’opera strutturata di prevenzione sismica. E in combinazione con l’Eco Bonus, ha proseguito, potrà ridare slancio economico al Paese (guarda il video in anteprima con gli stralci più significativi dell’intervento del Ministro Toninelli).
Di seguito l’intervista di approfondimento con Armando Zambrano.
Come i professionisti riusciranno ad “arrivare” al cittadino?
Quali sono le proposte avanzate dagli Ingegneri per questa campagna di sensibilizzazione?
Il Ministro Toninelli ha affermato che il connubio tra eco e sisma bonus può ridare slancio all’economia del Paese. E’ d’accordo?
Alcuni addetti ai lavori sostengono che non sia fattibile, oltre che economicamente sostenibile, agire sull’edificio in chiave sia di prevenzione sismica che di efficientamento. Cosa ne pensa?
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