L’Indonesia ha deciso di puntare sull’energia geotermica. Il Ministero dell’Energia e delle Risorse minerali del Paese asiatico ha comunicato la volontà di investire più dell’80% del totale dei fondi per il settore delle rinnovabili sulla risorsa del sottosuolo, per una cifra di 1,71 miliardi di dollari su 2 mld complessivi stanziati per il comparto FER.
Gli investimenti
Rida Mulyana, Direttore generale del Dipartimento delle Energie rinnovabili e della conservazione dell’energia, ha spiegato che il governo indonesiano continuerà a monitorare gli impegni di investimento già sottoscritti dagli stakeholder.
L’ottimismo sulla risorsa geotermica, spiega una nota, è giustificata dalla crescente presenza di nuove aree di lavoro geotermali, sulle quali sta lavorando la compagnia governativa PLN, monopolista della distribuzione di energia elettrica in Indonesia. “I grandi progetti come Sorik Marapi sono ben sfruttati da PLN”, aggiunge Mulyana.
L’azienda statale Pertamina è la compagnia maggiormente impegnata negli investimenti, complessivamente con 400 mln di dollari, seguita dalla Supreme Energy, che sarà presente in tre aree di lavoro, per una spesa totale di 362 mln di dollari. Altre due imprese da citare: Star Energy e Medco, le quali stanno preparando un investimento da 200 mln di dollari. Presente anche ENEL con un impianto da 55 MW Way Ratai che sarà completato entro il 2022.
Il territorio
Recentemente il Paese aveva incontrato degli ostacoli alla diffusione della geotermia, in particolar modo di carattere normativo e relativi alla parziale consapevolezza delle opportunità offerte dal territorio. Nel 2014 il Parlamento ha sbloccato la situazione approvando una legge che ha eliminato i rallentamenti burocratici e le incertezze normative, regolando e favorendo il reperimento di risorse geotermiche per la produzione di energia elettrica.
L’Indonesia è il Paese con il maggior numero di vulcani al mondo: se ne contano 150, di cui 130 attivi, e grazie alla sua conformazione geologica possiede un invidiabile potenziale geotermico stimato in 29 GW, pari al 40% delle riserve mondiali, che in gran parte ancora non è sfruttato.
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