Indetto un Tavolo istituzionale metano per ottemperare al Regolamento UE

Un primo passo dopo la scadenza mancata del 5 febbraio. Vediamo le altre azioni che dovranno essere svolte durante l'anno.

E’ stato attivato un Tavolo istituzionale per l’attuazione del Regolamento Europeo per ridurre le emissioni di metano dal Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica. E’ quanto apprendiamo da un articolo pubblicato dall’Astrolabio nell’articolo di Tommaso Franci, responsabile energia Amici della Terra.

Tavolo istituzionale metano emissioni gas
Foto di Gerd Altmann da Pixabay

Si tratta di una prima azione di avvicinamento a quanto previsto dal regolamento UE 2024/1787 del 13 giugno 2024 sulle emissioni di metano del settore energetico (da gas naturale, petrolio e carbone). Si tratta di una normativa pertanto può essere applicata senza una legge di recepimento.

Ad oggi su questo il Governo prevede di realizzare un DDL per disciplinare gli aspetti di governance istituzionale rispetto l’attuazione del regolamento. 

Alla prima scadenza del regolamento, prevista per il 5 febbraio 2025, per l’individuazione delle Autorità nazionali Competenti (MASE, enti di regolazione e tutela ambientale), responsabili della sua attuazione del regolamento europeo in materia non c’è stato un riscontro. L’iniziativa del Mase citata dall’Astrolabio che “coinvolgerà i soggetti istituzionali che a diverso titolo si troveranno ad implementare il Regolamento e le associazioni di impresa rappresentative della filiera gas”, rappresenta un primo significativo passo avanti. 

Leggi anche: L’Europa annuncia la nuova roadmap per la riduzione delle emissioni di metano

Ripercorriamo le prossime scadenze del regolamento

Oltre a febbraio sono altre le scadenze previste dal regolamento. Altri importanti step sono previsti a maggio per operatori di infrastruttura e upstream e importatori. E ad agosto per gli stati membri che dovranno definire alcune regole specifiche come: il regime sanzionatorio, l’inventario dei pozzi di estrazione di idrocarburi attivi e inattivi presenti nei diversi paesi; inviare le informazioni recepite a maggio. Mentre spetterà agli operatori di asset infrastrutturali o estrattivi di sottoporre le relazioni sulla quantificazione delle emissioni di metano per ogni fonte dei propri siti e realizzare le prime indagini LDAR previste dal regolamento.

Novembre dovranno essere resi disponibili siti web informativi rispetto le diverse relazioni presentate. Mentre per alla fine dell’anno operatori degli impianti infrastrutturali ed estrattivi saranno impegnati nella presentazione dei report delle attività di LDAR eseguite e la programmazione delle future indagini LDAR.


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