Milano dà il benvenuto al MUSA, museo che indaga il ruolo della scienza nella tutela dei diritti umani

Il MUSA, Museo universitario delle scienze antropologiche, mediche e forensi per i diritti umani, è stato inaugurato a Milano il 19 ottobre.

  • L’Università Statale di Milano ha aperto un museo dedicato alle scienze per i diritti umani.
  • Visitabile gratuitamente, si compone di sei sezioni che spiegano qual è il ruolo della scienza e della medicina nell’assistere la giustizia e tutelare ogni essere umano.
MUSA Milano
La dottoressa Cristina Cattaneo © Elisabetta Scuri/Canale Energia

Cosa può fare la scienza per la giustizia e la tutela dei diritti umani? Per avere una risposta, ci si può recare al MUSA, il Museo universitario delle scienze antropologiche, mediche e forensi per i diritti umani dell’Università degli Studi di Milano Statale. Inaugurato il 19 ottobre, sarà coordinato dalla professoressa Cristina Cattaneo, responsabile scientifico del Labanof, laboratorio di antropologia e odontologia forense dell’università.

“Il nostro progetto nasce dall’antropologia e dalla medicina legale. Mette in luce il ruolo della scienza nel contrasto alla violenza, con l’obiettivo di progettare un futuro migliore anche attraverso una nuova lettura del passato”, ha dichiarato Cattaneo. “Un’università sul territorio è formazione, analisi di dati, ma è anche crescita civile e sociale. MUSA è un’esperienza tangibile che rende la nostra presenza sul territorio ancora più concreta”, ha poi sottolineato il rettore dell’ateneo, Elio Franzini.

Tutelare i vivi e restituire dignità ai morti

Il museo è nato anche per merito di Fondazione Cariplo, Fondazione Isacchi Samaja Onlus e Terre des hommes che, grazie al sostegno dell’Agenzia italiana per la cooperazione allo sviluppo, promuoverà il messaggio del MUSA nelle scuole. Un messaggio che riguarda l’importanza della medicina e delle scienze forensi nell’identificazione dei morti, che possono così riacquistare dignità; nella risoluzione di crimini; e nella tutela dei vivi, fra cui le vittime di maltrattamento, violenza sessuale o tortura. “Ridare la dignità alle persone, garantendo il rispetto dei diritti umani, è fondamentale per recuperare il senso di umanità di ognuno di noi. Questo nuovo museo ha le radici nella storia e i rami che si proiettano verso il futuro”, ha spiegato Padre Aristide Cabassi, presidente della Fondazione Isacchi Samaja Onlus.

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Alcune parole chiave © Elisabetta Scuri/Canale Energia

Le sei sezioni del MUSA

Il museo si compone di sei sezioni, la prima delle quali è introduttiva. La seconda, quella storico-archeologica, ospita una parte della collezione antropologica del Labanof – che vanta circa 1.500 scheletri – e illustra l’evoluzione della città di Milano nel corso di due millenni. La terza sezione riguarda il diritto all’identità dei morti, con particolare riferimento alle vittime dei disastri di massa e ai migranti che soccombono durante il viaggio. La sezione “crime” indaga il legame fra scienza e giustizia nella risoluzione di crimini mortali. C’è poi uno spazio dedicato ai vivi e, infine, il percorso si chiude con una riflessione sul naufragio del 18 aprile 2015, una delle più gravi tragedie avvenute nel Mediterraneo.

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Uno dei pannelli nella sezione introduttiva del MUSA © Elisabetta Scuri/Canale Energia

Qualche informazione utile

“Spesso si considera la scienza come qualcosa di distaccato dalla realtà, perché si pensa che le questioni di cui si occupano gli studiosi non abbiano ricadute sulla comunità. Noi abbiamo il desiderio di raccontare la vera natura della scienza: è a disposizione dell’intera comunità, per migliorare la qualità di vita delle persone”, ha concluso Marco Rasconi, coordinatore della commissione servizi alla persona di Fondazione Cariplo. Il MUSA, in via Ponzio 7, sarà visitabile a partire dal due novembre. L’ingresso è gratuito, mentre i giorni di chiusura sono domenica e lunedì.


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Nata in provincia di Sondrio, ha studiato a Milano e Londra. Giornalista pubblicista, si occupa di questioni legate alla crisi climatica, all’economia circolare e alla tutela di biodiversità e diritti umani.