Le motociclette sono fra i mezzi di trasporto più diffusi nei Paesi africani. Ridurne le emissioni inquinanti è la missione della startup Spiro che, dopo aver portato 10mila scooter elettrici in Benin, Togo e Ruanda, ne distribuirà 1,2 milioni in Kenya. Lo ha svelato il presidente della nazione, William Ruto, a pochi giorni dal primo Africa Climate Summit in programma nella capitale, Nairobi, dal 4 al 6 settembre.
Le nuove opportunità di lavoro legate alla transizione ecologica
“La mobilità elettrica è fondamentale per affrontare sfide come l’aumento dei prezzi dei carburanti, l’inquinamento atmosferico e le ripercussioni sulla salute dei cittadini”, ha dichiarato Ruto, aggiungendo che l’arrivo di Spiro contribuirà parallelamente alla creazione di nuovi posti di lavoro. L’azienda, che ora costruisce la maggior parte dei suoi veicoli in Cina, sposterà infatti una parte della produzione in Kenya.
HE President @WilliamsRuto chooses to arrive at the @AfClimateSummit surrounded by 5 SPIRO electric motorbikes. What a statement for #Kenya and #Spiro as we join forces to improve climate, reduce emissions, and boost the economy.#AfricaClimateSummit23 pic.twitter.com/XaiE0KikoX
— SPIRO (@SPIROEVs) September 4, 2023
Il modello di business di Spiro
Agli abitanti saranno offerti 50mila scellini kenioti (circa 320 euro) per sostituire la loro moto a benzina con una elettrica. Dopodiché, potranno pagare un abbonamento giornaliero di circa 255 scellini (meno di due euro) per saldare con calma il debito e avere accesso alle stazioni di scambio delle batterie, dove sostituire quelle scariche con altre completamente cariche.
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Un sistema che consente di vendere i veicoli a un prezzo più basso e che, per funzionare, necessita di una rete capillare di stazioni, dislocate sia nei centri urbani sia nelle aree rurali: in Kenya ne verranno costruite tremila. I tassisti che hanno già preso parte al programma, secondo le stime della startup, hanno registrato un incremento dei profitti da circa cinque a dieci euro al giorno. In autunno, prenderà il via anche la distribuzione di 140mila mezzi in Uganda.
Il nuovo servizio di Uber in Kenya
A fine agosto anche Uber, azienda che mette in collegamento autisti e passeggeri tramite app, ha lanciato un nuovo servizio in Kenya, ribattezzato Electric Boda (dal nome usato dai nativi per chiamare i taxi): una flotta di tremila moto elettriche, operative entro sei mesi. Il Paese, che genera il 90 per cento della sua elettricità da fonti rinnovabili, mira a diventare leader della transizione del continente a una mobilità più sostenibile.
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