Pubblicato oggi dalla Commissione UE in Gazzetta Ufficiale il nuovo Regolamento sulla riduzione delle emissioni di metano del settore energetico. Il regolamento ha l’obiettivo di bloccare le emissioni fuggitive sia nell’UE che nelle catene di approvvigionamento globali, e a ridurre al minimo le perdite di metano da parte delle aziende di energia fossile che operano nell’UE.
“Accogliamo positivamente il riconoscimento dell’importanza della riduzione delle emissioni di metano e della necessità di intervenire anche su quelle legate alle importazioni di gas naturale. Importante l’inserimento nel Regolamento UE delle norme sulla trasparenza dei produttori per definire l’intensità emissiva” ha dichiarato la presidente Monica Tommasi, che dal 2020 sono promotori insieme ad Environmental Defense Fund Europe (EDFE) del Tavolo italiano per la riduzione delle emissioni di metano della filiera del gas naturale. L’Associazione esprime un giudizio positivo anche su quanto inserito su questo tema nella versione finale del PNIEC italiano inviato a Bruxelles lo scorso 30 giungo.
Si apre ora la fase di attuazione del regolamento che, come indica la stessa Commissione, punta ad ottenere risultati in tempi brevi. Prospettiva in cui l’Italia può ricoprire un ruolo di primo piano, sottolineano gli Amici della Terra, proprio grazie al lavoro di avanguardia condotto proprio dal tavolo di lavoro che coinvolge tutti i principali attori della filiera.
Cosa prevede il regolamento ETS
Il regolamento introduce un requisito di trasparenza sulle importazioni di metano, che raccoglie informazioni sui Paesi e le società esportatori, al fine di stabilire un profilo di intensità di metano.
Inoltre prevede: una migliore misurazione, comunicazione e verifica delle emissioni di metano del settore energetico, una riduzione immediata delle emissioni attraverso l’obbligo di individuare e riparare le perdite e il divieto delle pratiche di venting e flaring.
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