In due anni e mezzo sono state bonificate più della metà delle discariche presenti sul territorio nazionale. 42 siti sugli 81 totali sono dunque fuori dalla procedura di infrazione. E’ l’Abruzzo ad aver registrato il maggior numero di interventi che ammontano a 11. Seguono Campania (8), Calabria (8 siti), Sicilia (6), Lazio (5), Veneto (2), Puglia (1) e Toscana (1). Nell’ultimo biennio l’Italia ha risparmiato ogni anno 16 milioni e 800 mila euro e la sanzione è passata da 42 milioni di euro del 2014 agli attuali 8 milioni.
L’opera di bonifica della Struttura di missione
La Struttura di missione, istituita nel 2017 con una task-force messa a disposizione dai carabinieri, ha presentato oggi alla stampa i risultati della quarta relazione semestrale prodotta dal suo insediamento. A esporli il Commissario straordinario che coordina la Struttura, Giuseppe Vadalà, alla presenza del ministro dell’Ambiente, Sergio Costa, del comandante Comando Unità forestali, ambientali a agroalimentari, il generale Ciro D’Angelo, e del rappresentante di ISPRA, Sergio Pascarella.
Precisione e coordinamento
Per procedere all’opera di bonifica la Struttura ha siglato 31 protocolli con 14 stazioni appaltanti, compilato e adottato il Piano triennale per la prevenzione della corruzione (Ptpc).
“Se non ci fosse stata risposta immediata da parte di tutti gli Enti e Istituzioni coinvolti non avremmo mai potuto ottenere questi risultati”, ha commentato il generale Vadalà evidenziando come l’obiettivo non sia “solo decontaminarli, ma anche restituirli ai cittadini più belli e funzionali”.
I propositi per la fine del 2019
Entro dicembre 2019 la Struttura punta a concludere altri 8-12 interventi su altrettanti siti da portare fuori dalla procedura di infrazione. “Proseguiamo su questa strada virtuosa”, ha esortato il capo di dicastero. In sede d’evento il ministro Costa ha consegnato ufficialmente al Commissariato di Governo per i lavori di bonifica un ulteriore Sito di interesse nazionale a Crotone.
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