Italia

Stasera 25 maggio centrali idrovore ed impianti idraulici illuminati con i colori della bandiera d’Italia. È la spettacolare inaugurazione della 5° edizione di Terrevolute, il festival della Bonifica, con le note in sottofondo dell’Inno di Mameli da San Donà di Piave, location della kermesse.

Terrevolute celebra quest’anno il centenario del congresso regionale delle Bonifiche Venete che proprio a San Donà di Piave, nel marzo del 1922, pose le basi della moderna bonifica italiana che unisce gli aspetti della sicurezza idraulica alla gestione irrigua.

Consorzi bonifica e Agenda 2030

L’iniziativa promossa da Anbi nazionale, Anbi Veneto ed università degli studi di Padova proseguirà  fino a domenica 29 maggio con incontri, convegni, spettacoli, concerti, visite guidate e mostre, dedicati al rapporto tra uomo, acqua e territorio. Il festival della Bonifica è patrocinato, tra gli altri, da ministero della Transizione ecologica, ministero dell’Agricoltura e Regione Veneto.

Terrevolute sarà occasione per approfondire i temi dei Consorzi di Bonifica collegati a sviluppo sostenibile, gestione del territorio, itinerari e azioni per il raggiungimento degli obiettivi dell’Agenda 2030, declinati sulla base dei goals indicati dall’Onu.

L’appuntamento rappresenta una tappa fondamentale per indicare gli obiettivi della bonifica contemporanea. Lo sottolinea nella nota stampa il presidente di Anbi, Francesco Vincenzi, anticipando il simposio dell’annuale assemblea dei Consorzi di bonifica ed irrigazione prevista a Roma ad inizio luglio.

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Italia: la bonifica per la sostenibilità

Coniugare l’esperienza delle bonifiche con le sfide dei nostri tempi dando risposte concrete. È il proposito del direttore generale dell’Anbi, Massimo Gargano, portando ad esempio il sistema irriguo Irriframe, la certificazione di sostenibilità idrica Goccia Verde e il prossimo Piano Laghetti multifunzionali.

Il legame fra le due ricorrenze, cioè tra il centenario del congresso regionale delle Bonifiche Venete e gli 800 anni dell’università di Padova, trova concretizza nel festival, a dimostrazione di come istituzioni accademiche e territorio devono necessariamente interagire e collaborare per l’avanzamento della conoscenza e della società: “Il coinvolgimento di enti territoriali, amministratori locali e ricercatori, in eventi offerti a pubblici diversi, rappresenta un chiaro esempio della  terza missione universitaria”, spiega nella nota il prorettore alle Politiche per le sedi decentrate dell’ateneo veneto, Paolo Sambo.

Siamo all’inizio di una nuova fase: quella della bonifica per la sostenibilità. Lo sottolinea nella stessa nota la coordinatrice del comitato scientifico di Terrevolute, Elisabetta Novello: “Portare la scienza in piazza è nel dna dell’università ma anche dei Consorzi di bonifica che hanno il loro fondamento nei principi di autogoverno e sussidiarietà”.

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