Impatto ambientale delle infrastrutture strategiche, scuola di transizione ecologica

Infrastrutture Sostenibili Webinair Speaker Al Completo Con Slides

L’impatto ambientale delle infrastrutture strategiche è da sempre al centro di una attenta normativa che ne segue sia la messa in esercizio, ma ancora più importante la sua attività quotidiana. Quindi perché non cogliere come queste realtà che rappresentano un importante best pratices del comparto, un modus operandi trasferibile ad altri settori.

Lo dimostra un caso di successo come il rigassificatore Olt off shore LNG Toscana nel mare di Livorno che oggi ha presentato per la prima volta on line nel webinar organizzato da Canale Energia il suo bilancio di sostenibilità. Un’azione quella del controllo dell’impatto ambientale che vede agire in un’attività costante enti istituzionali come l’ISPRA e può rappresentare una grande opportunità lavorativa e di formazione. Ma che rappresenta anche una grande opportunità per le imprese, perché come ricorda l’ing. Monica Giannetti, responsabile della sicurezza, dell’ambiente e qualità OLT Offshore LNG Toscana fare bene migliorando sempre di più le proprie performance aiuta l’ambiente ma anche la sicurezza sul posto di lavoro.

Un tema su cui le infrastrutture strategiche sono indirizzate sul piano normativo e su cui si stanno confrontando da tempo, ma che può fare da scuole ad altre realtà non strettamente collegate al mondo energetico. Difatti la sostenibilità ambientale e l’impatto sul territorio dovrà e deve guardare in modo sempre più strutturato all’impatto ambientale.

Il ruolo di un ente come ISPRA oltre che il seguire e verificare l’impatto ambientale degli impianti è anche di collettare informazioni, avviando percorsi di ricerca che forti dei dati possono contribuire a definire strategie nazionali evidenziando tematiche e soluzioni. “Lo sforzo” spiega Massimo Gabellini, dirigente del Servizio per le valutazioni ambientali, integrate e strategiche, e per le relazioni tra ambiente e salute ISPRA “è trasformare questa esperienza legata a un compito istituzionale” in quello che diventa uno strumento utile al Sistema Paese. “Un dialogo che c’è e ci deve mantenendo ciascuno il proprio ruolo” conclude Gabellini. Su questo la presidente di Amici della Terra Monica Tommasi ricorda il lavoro nato da un tavolo sinergico tra aziende e la stessa ISPRA sulla “Strategia italiana per la riduzioni dimensioni di gas naturale”. Insomma un dialogo su numeri reali è il modo più costruttivo per agire e trovare soluzioni.

L’importanza dell’informazione da fonte certa e autorevole

La guerra in Ucraina ha dimostrato come alla base della sicurezza energetica ci devono essere fonti di energia certa, costante e flessibile. Per questo è necessario agire nel modo più attento e strutturato per difendere l’ambiente e costruire un futuro energetico sicuro ed efficiente” afferma la presidente degli Amici della Terra Monica Tommasi. “E’ necessario cercare di migliorare sempre nella produzione delle emissioni e dell’impatto sull’ambiente. Dobbiamo essere consapevoli che siamo un Paese che non ha materie prime e dobbiamo rischiare di farne le spese sia in ambito di sicurezza energetica sia di impatto ambientale. Per questo è necessario riconoscere alle Agenzie di Stato, come l’ISPRA, un ruolo importante. Sembra che l’informazione sia tutta allo stesso livello ma la fonte fa la differenza. Un dato dell’ISPRA ha un valore diverso da quello che può rilasciare un individuo X”.

La crescita dei green jobs è trasversale

L’attenzione all’impatto ambientale è un percorso che nasce da lontano ma che tocca oggi sempre più professionalità e settori. Dai rifiuti all’efficienza dei processi e dei consumi “Sono tantissime le competenze sui territori necessarie per contribuire alla transizione energetica” sottolinea il professor Marco Frey dell’Università Sant’Anna di Pisa. “Su dati Unioncamere emerge come un terzo dei neo assunti ha competenze green ed è un numero in continua crescita. Ed è molto caratteristico nell’attività industriale nei servizi la percentuale scende anche per peculiarità delle attività ma è sempre un 20%. Non solo aumentano anche le nuove professioni“. Statistiche che crescono nel caso di competenze di ricerca e sviluppo.

C’è quindi un problema di creazione delle competenza in parte dovuta anche a scarsità demografiche. “Ma una delle sfide oggi per le imprese e il sistema universitario è sopperire alla scarsità di figure professionali” conclude Frey.

Un deficit di figure che ha riscontrato sul campo la stessa ISPRA, come sottolinea lo stesso Gabellini.

Il bilancio sociale di OLT

OLT ha iniziato, sin da subito, un percorso di rendicontazione delle proprie performance. In questo il Bilancio di Sostenibilità è redatto secondo gli Standard GRI. Lo strumento tiene anche conto, attraverso specifici riferimenti, di quanto
previsto dall’Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile delle Nazioni Unite.

“La rendicontazione è un lavoro importante ma la società deve essere sempre proiettata sul futuro” spiega l’ing. Monica Giannetti, responsabile della sicurezza, dell’ambiente e qualità OLT Offshore LNG Toscana.

L’analisi dell’azienda si suddivide i tre parti: mercato, ambiente e persone.

Dal bilancio emerge come il Terminale di OLT svolge le sue attività perseguendo il miglioramento delle proprie performance attraverso:

  • Ricerca delle Best Available Techniques, con cui l’impianto è stato progettato e continua ad essere migliorato.
  • Ottenimento e mantenimento delle Autorizzazioni VIA e AIA di compatibilità ambientale.
  • Attuazione del Piano di Monitoraggio e Controllo, con monitoraggio in continuo delle emissioni in aria e in acqua.
  • Attuazione del Piano di Monitoraggio dell’Ambiente Marino.

Nel complesso l’analisi dell’impatto ambientale guarda a: biodiversità, aria, acqua e rifiuti.

Alla  rendicontazione attuale si aggiungono le sfide per migliorare il proprio impatto ambientale e la salute delle persone. Qui l’azienda ha un approccio in continua evoluzione con piani di rimboschimento e azioni di riduzione energetica ma anche con il miglioramento annuale nella riduzione del rischio degli incidenti rilevanti. Attivi anche progetti relativi alle azioni di responsabilità sociale di impresa come il Progetto Energia del mare.

Biodiversità marina:

in questa voce viene valutata la densità e la distribuzione degli organismi che caratterizzano il corretto mantenimento della biodiversità marina, a partire dal plancton, fino alle specie ittiche. Ad oggi le attività di monitoraggio hanno dimostrato che non vi sono interferenze e rischi per l’ecosistema marino dovuti alla presenza e all’attività del Terminale.

Aria:

Il Terminale è dotato di un Sistema di Monitoraggio in continuo delle Emissioni in grado di rilevare numerosi parametri emissivi su ciascun condotto di scarico delle due caldaie presenti a bordo.

  • 747 Ton di CO2eq (scope 1 e 3) del Terminale (rispetto al 2019).
  • 24% emissioni di CO2 (scope 3) del Guardian Vessel (rispetto al 2019) nave che effettua servizio di pattugliamento attorno al Terminale.
  • 5.700 Ton di CO2eq sequestrate (nei prossimi 30 anni, a partire dal 2021) grazie ad interventi di riforestazione effettuati nel triennio 2020-2022.
  • Miglioramento della rendicontazione delle emissioni di GHG.
  • Elaborazione dello Studio per la riduzione delle GHG.

Acqua:

La principale risorsa utilizzata è l’acqua di mare prelevata per diversi fini:

-processo di rigassificazione

-impiantistica navale (zavorra, impianto igienicosanitario, etc.)

-casi di emergenza, manutenzioni o guasti.

Tale acqua non viene consumata, ma utilizzata e reimmessa in mare. I questo processo il cloro attivo libero, rilevato è sempre inferiore ai valori limite imposti dall’Autorità.

Rifiuti

Il Terminale è 100% plastic free mentre sono diminuiti del -2,8% i rifiuti pericolosi e non pericolosi prodotti (rispetto al 2019).

Olt per le Persone

Rispetto alle persone azienda ha registrato zero infortuni nel 2022 ed ha un 58% di presenza femminile nella popolazione aziendale.

 

La tavola rotonda integrale


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Giornalista, video maker, sviluppo format su più mezzi (se in contemporanea meglio). Si occupa di energia dal 2009, mantenendo sempre vivi i suoi interessi che navigano tra cinema, fotografia, marketing, viaggi e... buona cucina. Direttore di Canale Energia; e7, il settimanale di QE ed è il direttore editoriale del Gruppo Italia Energia dal 2014.