Imbarcazione senza equipaggio, la prossima nave fantasma va ad energia rinnovabile

Mayflower Autonomous Research Ship 2400 anni dopo la prima traversata atlantica da Plymouth a Plymouth salperà un’altra imbarcazione  per fare la storia delle traversate oceaniche: la Mayflower, una barca high-tech, alimentata a energia solare ed eolica senza equipaggio.L’imbarcazione, secondo quanto riporta Popular Science, è soprannominata MARS (Mayflower Autonomous Research Ship), ed è il risultato di una joint venture di ingegneri di tre realtà britanniche: l’Università di PlymouthMSubs produttori specializzati nella produzione di apparecchi marini e sottomarini tra cui il più grande sottomarino di navigazione senza equipaggio al mondo e Shuttleworth design società di progettisti di imbarcazioni.Nel 2020 il trimarano (lungo 32 metri e largo 16 per una superficie velica di 159 m2) prenderà il largo ad una velocità massima di crociera di 20 nodi (37 km/h). Il design dello scafo è stato pensato per ridurre al minimo lo spostamento d’aria e mantenere i pannelli solari a un’altezza sopra la superficie tale da ridurre al minimo l’impatto con le onde.

 “MARS opererà come piattaforma di ricerca, conducendo numerosi esperimenti scientifici nel corso del suo viaggio – ha spiegato Kevin Jones della Facoltà di Scienze e Ingegneria dell’Università di Plymouth -. Sarà un banco di prova per il nuovo software di navigazione e per le nuove forme di propulsione dell’imbarcazione, in particolare l’utilizzo combinato di solare, moto ondoso ed eolico”.

Non ci sono ancora le stime di quanto durerà la navigazione transatlantica, i tempi possono variare da 7-10 giorni con condizioni ottimali di vento e mare fino a 7-10 mesi, i progettisti sono propensi ad allungare i tempi il più possibile per riuscire a raccogliere il maggior numero di dati, visto che non ci sono problemi di approvvigionamento e di personale a bordo. La sfida tutta sostenibile che ricorda il tentativo ammarato del nostrano Matteo Miceli che con la sostenibilità energetica del sole, delle onde e del vento e il circuito alimentare interno, si è imbarcato con due galline per fare la prima solitaria senza soste, il tentativo allora fallì per le imprevedibilità del mare, ma gli studi e le sperimentazioni fatte sono da ripetere, e perché nò, se dall’Atlantico ci si riuscirà senza conducente, tanto meglio.

 


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Laureata in Scienze biologiche all’università degli Studi di Milano ha poi conseguito un master in gestione e recupero ambientale presso l’Università Bicocca di Milano. Dal 1999 lavora come giornalista e consulente di comunicazione specializzata nella diffusione di tematiche energetiche a target specifici e al grande pubblico.