Il prezzo del carbonio può sostenere la lotta alla crisi climatica

I suggerimenti dell'ultimo Fiscal Monitor dell'International Monetary Fund

Il contrasto al riscaldamento globale potrebbe arrivare a costare ai paesi un aumento del debito del 45-50% del prodotto interno lordo entro la metà del secolo. Il che porta i governi a dover affrontare il trilemma politico tra il raggiungimento degli obiettivi climatici, la sostenibilità fiscale e la fattibilità politica. Perseguire due di questi obiettivi comporta il costo di sacrificare parzialmente il terzo.

grafico dell IMF
Variazione monetaria del debito

Sulla gestione di questo trilemma si è concentrato l’ultimo Fiscal Monitor dell’International Monetary Fund da cui emerge come i governi debbano intraprendere un’azione “coraggiosa, rapida e coordinata” in cui “trovare il mix ottimale di misure di mitigazione sia basate sulle entrate che sulla spesa”. A questa constatazione l’IMF ha dato alcune risposte.

Definire i prezzi del carbonio per far tornare il conto tra ambiente e Pil

Gli esperti del IMF sottolineano come uno degli elementi cardine di una politica contro la crisi climatica sia rappresentata dalla determinazione dei prezzi del carbonio. Per quanto da sola sia necessaria ma non sufficiente a mitigare il riscaldamento globale secondo gli esperti del IMF “dovrebbe essere parte integrante di qualsiasi pacchetto politico”. Questo soprattutto visti i risultati più che promettenti nei paesi in varie fasi di sviluppo, come Cile, Singapore e Svezia. Qui tali politiche stanno dimostrando come “gli ostacoli politici associati alla determinazione del carbonio possono essere superati”.

Rinviare una definizione internazionale dei prezzi del carbonio sarebbe costoso, e aggiungerebbe dall’0,8 per cento al 2 per cento del PIL al debito pubblico per ogni anno di ritardo.

A questa misura vanno integrati altri strumenti di mitigazione per affrontare i fallimenti del mercato e promuovere l’innovazione e la diffusione di tecnologie a basse emissioni di carbonio.

IFM chart prezzo carbonio
I costi della azione contro il riscaldamento globale

E’ un momento storico strategico per definire il prezzo del carbonio sul piano internazionale

Per farlo al meglio servirebbe un livello di prezzo internazionale del carbonio, differenziato tra paesi a diversi livelli di sviluppo economico. Infine le relative entrate derivanti dal carbonio potrebbero essere “parzialmente condivise tra i paesi per facilitare la transizione verde.”

In quest’ottica gli esperti del IFM non hanno dubbi “I governi dovrebbero sfruttare lo slancio dei recenti annunci come la Dichiarazione di Nairobi e la partecipazione dell’Unione africana al Gruppo dei Venti per portare avanti un accordo globale pratico su un livello di prezzo del carbonio internazionale e sostenere i paesi in via di sviluppo”.

La crisi climatica è una sfida sociale

La lotta alla crisi climatica deve tenere ben chiara anche la giustizia sociale provvedendo a dei fondi per: famiglie, lavoratori e comunità vulnerabili.

In questo diventa strategico migliorare l’efficienza della spesa e costruire una maggiore capacità di aumentare le entrate fiscali ampliando la base imponibile e migliorando le istituzioni fiscali.


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