Nonostante le sfide energetiche attuali, il 68% dei leader del settore petrolifero e del gas si è mostrato ottimista per l’espansione di queste industrie nei prossimi anni. Il sondaggio che ha condotto questa analisi è stato realizzato da DNV e ha sottolineato la resilienza di tale settore, in grado di bilanciare le richieste immediate con le responsabilità ambientali a lungo termine.
Il sondaggio di DNV, “Il paradosso del petrolio – Come il settore del petrolio e del gas si sta trasformando attraverso l’incertezza”, ha raccolto le opinioni di quasi 450 professionisti del settore petrolifero e del gas, per esaminare le tendenze in evoluzione e le prospettive a breve termine per il settore. L’indagine ha evidenziato la fiducia in aumento, dopo la recessione del 2020.
L’industria, infatti, sta investendo massicciamente in fonti energetiche alternative come l’eolico, il solare, l’idrogeno, lo stoccaggio del carbonio e i biocarburanti. Questi investimenti stanno aprendo la strada a nuovi flussi di entrate, nonostante sfide come tassi di interesse più elevati e interruzioni della catena di approvvigionamento.
Il problema delle fonti rinnovabili
L’indagine ha identificato le barriere principali che impediscono alle società petrolifere e del gas di dare priorità alle fonti energetiche rinnovabili e più pulite. La sfida più grande, citata dal 49% degli intervistati, è il basso ritorno finanziario associato a queste iniziative. Inoltre, il 33% sottolinea i vincoli posti dai modelli di business esistenti e dai profili di rischio, nonché politiche energetiche o di emissioni poco chiare.
L’investimento di capitale richiesto rappresenta un ostacolo significativo per il 30%, mentre il 26% evidenzia limiti nelle capacità organizzative, nelle infrastrutture e nella tecnologia. I costi operativi rappresentano una preoccupazione per il 21%, seguiti dalla cultura organizzativa (19%) e dalla difficoltà di aumentare o aumentare i ricavi (18%).
Transizione green: opportunità e ostacoli
Il futuro del settore dipende dalla sua capacità di soddisfare sia la domanda dei consumatori e delle imprese, sia gli obiettivi di decarbonizzazione. Alcune aziende, infatti, stanno compiendo mosse strategiche per garantire stabilità e ridurre l’intensità dei gas serra.
Questo paradosso di cambiamento e continuità definisce l’attuale panorama energetico. Sebbene vi sia una forte spinta verso l’energia a basse emissioni di carbonio, l’elevato consumo mondiale di prodotti petroliferi rimane un fattore significativo. Inoltre, vi è una forte preoccupazione per la sicurezza dell’approvvigionamento petrolifero a lungo termine, sottolineando la necessità del settore di bilanciare la domanda immediata di combustibili fossili con l’imperativo di investire in soluzioni energetiche sostenibili. Navigare questa dualità, secondo gli analisti, è cruciale per la direzione strategica del settore del petrolio e del gas nei prossimi anni.
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