Secondo Terna, si avranno minori consumi per 420 milioni di kWh e 200mila tonnellate di CO2 non immesse in atmosfera.
Domenica 27 marzo torneranno le lancette di 60 minuti in avanti fino al prossimo 30 ottobre, quando tornerà l’ora legale e, secondo Terna, società che gestisce la rete di trasmissione nazionale, l’Italia risparmierà oltre 190 milioni di euro, grazie al minor consumo di energia elettrica.
Inoltre, ne beneficerà l’ambiente, nel quale non si immetteranno 200mila tonnellate di emissioni di anidride carbonica.
Terna stima che sono aprile e ottobre i mesi in cui si registra il maggiore risparmio energetico, infatti spostare le lancette di un’ora in avanti significa ritardare l’uso della luce artificiale mentre le attività lavorative sono ancora in pieno svolgimento. Invece, durante i mesi estivi l’accensione ritardata delle lampadine avviene nelle ore serali, quando le attività lavorative sono terminate, facendo registrare valori meno accentuati in termini di risparmio elettrico.
Secondo Terna, nel periodo 2004-2021, grazie all’ora legale il consumo si è ridotto di circa 10,5 miliardi di kWh, che in termini economici significa un risparmio per i cittadini di oltre 1,8 miliardi di euro.
Per il 2022, il vantaggio economico stimato durante il periodo di ora legale sarà calcolato tenendo presente che, il costo del kWh medio per il cliente domestico tipo in regime di maggior tutela (secondo i dati Arera) è pari a circa 46,03 centesimi di euro al lordo delle imposte.
I circa 420 milioni di kWh di minori consumi di elettricità equivalgono al fabbisogno medio annuo di circa 150mila famiglie.
I dati in tempo reale sull’esercizio del sistema elettrico nazionale sono consultabili sull’app di Terna.
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