Il 28 maggio, la Commissione europea ha approvato un quarto importante progetto di comune interesse europeo (IPCEI) a sostegno della catena del valore dell’idrogeno. L’iniziativa IPCEI Hy2Move – che si aggiunge così alle “sorelle” Hy2Tech, Hy2Use e Hy2Infra – è stata messa a punto da sette Stati membri: Estonia, Francia, Germania, Paesi Bassi, Slovacchia, Spagna e Italia.
I sette Stati forniranno fino a 1,4 miliardi di euro di finanziamenti pubblici, che dovrebbero sbloccare ulteriori 3,3 miliardi di euro di investimenti privati. Saranno coinvolte undici imprese operanti all’interno di uno o più Stati membri, startup e PMI comprese, che realizzeranno tredici progettualità innovative.
Gli obiettivi dell’IPCEI sono:
- lo sviluppo di applicazioni per la mobilità e il trasporto (stradale, marittimo e aereo);
- lo sviluppo di tecnologie a celle a combustibile ad alte prestazioni, che utilizzano l’idrogeno per generare elettricità, con potenza sufficiente a muovere navi e locomotive;
- lo sviluppo di soluzioni di stoccaggio a bordo di ultima generazione per l’idrogeno. Per l’uso negli aeromobili, sono necessari serbatoi di idrogeno leggeri ma robusti che garantiscano sicurezza ed efficienza in volo;
- lo sviluppo di tecnologie per la produzione di idrogeno per applicazioni di mobilità e trasporto, in particolare per la fornitura locale di idrogeno pressurizzato puro al 99,99% nelle stazioni di rifornimento.
La Commissione ha deciso di approvare questo IPCEI ritenendo che possa contribuire al raggiungimento degli obiettivi del Green Deal europeo, della strategia dell’UE per l’idrogeno e della strategia per una mobilità sostenibile e intelligente.
Un sistema elettrico sicuro, flessibile e interconnesso
Anche l’ammodernamento delle reti elettriche sarà indispensabile per integrare le energie rinnovabili nel sistema energetico europeo e, dunque, per centrare i target del Green Deal. È per questo che, il 30 maggio, il Consiglio dell’UE ha adottato le proprie conclusioni sull’infrastruttura elettrica comunitaria.
Le conclusioni del Consiglio evidenziano la necessità di una pianificazione coordinata e a lungo termine delle reti elettriche a livello europeo, soprattutto in considerazione della domanda in aumento. Questa pianificazione dovrebbe essere combinata con il coordinamento dal basso verso l’alto dei piani nazionali e tenere conto delle specificità delle regioni che non sono interconnesse o che non lo sono a sufficienza, fino a creare “un’Unione dell’energia”. Particolare attenzione dovrà essere data alla sicurezza energetica e a quella informatica.
✔️ integrated
✔️ interconnected
✔️ synchronisedThis is what Europe’s power system should be like.
Today, energy ministers approved conclusions to advance work on a more coordinated electricity grid in the EU.
— EU Council (@EUCouncil) May 30, 2024
La necessità di maggiori investimenti
Le conclusioni riconoscono la necessità di investimenti senza precedenti nelle reti elettriche sia a livello di trasmissione che di distribuzione al fine di garantire un sistema energetico europeo altamente interconnesso, integrato e sincronizzato, necessario per raggiungere gli obiettivi di decarbonizzazione, competitività e sicurezza dell’approvvigionamento dell’UE.
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Pertanto, il Consiglio invita la Commissione, tra gli altri, a fornire informazioni sulle effettive necessità di investimenti in relazione alle reti elettriche – rispetto ai fondi già stanziati – e a cercare modi per aumentare i finanziamenti complessivi per le infrastrutture della rete. Anche la Banca europea per gli investimenti è chiamata a sostenere l’ulteriore espansione e modernizzazione del sistema elettrico attraverso apposite iniziative di finanziamento.
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