Per fornire un’analisi dello stato dell’arte del settore idrogeno, e le proposte dell’industria meccanica per la creazione di una strategia di filiera, Anima Confindustria ha organizzato un momento di riflessione con istituzioni e stakeholder in occasione della Mostra convegno ExpoConfort – Mce 2022.
La Strategia dell’idrogeno
Con la presentazione della Strategia europea dell’idrogeno, “l’UE ha riconosciuto il ruolo primario di questo vettore energetico e fissato obiettivi di breve e lungo termine, prevedendo una crescita dell’idrogeno nel mix energetico dal 2% del 2020 al 13-14% entro il 2050”, ricorda nella nota stampa Anima. La visione strategica comunitaria definisce un percorso comune europeo per incentivare l’uso dell’H2, in considerazione degli obiettivi del Green deal europeo e dell’obiettivo a lungo termine di decarbonizzazione al 2050.
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Anima: “Partire dall’industria di cui disponiamo”
Da questo punto di vista, Anima si propone come parte attiva nella costruzione di una strategia e di un mercato sostenibili: “La transizione verso l’idrogeno non implica la sostituzione del patrimonio tecnologico già esistente, ma si propone invece di partire dal know-how e dall’industria di cui disponiamo e integrare o modificare conoscenze, prodotti, componentistica e tecnologie, nella direzione di un’efficienza sempre maggiore”, dichiara nella nota il presidente di Anima Confindustria, Marco Nocivelli, sottolineando che l’obiettivo è “mirare a un sistema industriale dell’idrogeno che sia sostenibile a livello economico, capace di autonomia e votato all’export: un’eccellenza a livello internazionale che sia competitiva con l’estero”.
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H2 verde: 450 milioni dal Pnrr
La strategia per l’H2 è stata tracciata dal Mise con le Linee guida preliminari della Strategia nazionale idrogeno del 2020, redatto di concerto con il Pniec. Con l’obiettivo di preservare l’ambiente conciliando lo sviluppo industriale e scelte ecologiche, nel documento viene delineato il ruolo del vettore nel raggiungimento degli obiettivi di decarbonizzazione.
Il Pnrr ha rappresentato un ulteriore passo, dedicando il piano di investimento 5.2 (M2C2) proprio al supporto della filiera della produzione di H2 verde con lo stanziamento di fondi per 450 milioni di euro.
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