Non ha neanche un anno di vita e già di progressi ne sta vedendo molti. Il Progetto HyPEF è legato allo sviluppo di norme standard per valutare l’impronta ambientale di tutta la filiera dell’idrogeno e, in particolare dei sistemi di celle a combustibile e idrogeno (FCH), sempre più considerati nelle politiche energetiche e climatiche. Si tratta di regole note come PEFCR, Product Environmental Footprint Category Rules, allo scopo di promuovere un’economia dell’idrogeno sostenibile in tutt’Europa.
Vettore promettente per la decarbonizzazione, l’idrogeno pulito è sempre più visto come il “Santo Graal” delle soluzioni energetiche rispettose del clima. Ma è anche un vettore molto complesso e soggetto a perdite che possono avere effetti sul riscaldamento. Secondo i ricercatori, è quindi importante che l’industria e i politici affrontino questi temi prima di investire miliardi in costose infrastrutture per l’idrogeno.
E’ anche in quest’ottica che si inserisce la Clean Hydrogen Partnership, finanziatrice del progetto triennale HyPEF, con l’obiettivo di contribuire agli obiettivi del Green Deal Europeo e alla Strategia EU dell’Idrogeno attraverso finanziamenti mirati in attività di Ricerca & Innovazione.
In breve, il progetto intende promuovere un’economia dell’idrogeno sostenibile facilitando studi sull’impronta ambientale dei prodotti.
Giovane e promettente
In un contesto in cui l’idrogeno giocherà un ruolo chiave nella transizione energetica, garantirne la sostenibilità ambientale lungo tutta la catena del valore diventa una priorità. Avviato nel gennaio 2024, il Progetto HyPEF si pone l’obiettivo di sviluppare una base scientifica robusta su cui valutare l’impatto ambientale dei prodotti legati all’idrogeno e alle celle a combustibile. A questo scopo, il progetto mette a punto regole specifiche sull’impronta ambientale, così da rendere standard le valutazioni di sostenibilità. La ricerca intende infatti creare le basi per una valutazione ambientale trasparente, verso la promozione di quadri normativi chiari che favoriscano investimenti responsabili.
Il progetto si inquadra nell’ambito di un consorzio di partner internazionali, tra cui l’ente coordinatore IMDEA Energy, creato dal governo regionale della Comunità di Madrid; ISINNOVA, Research Innovation Sustainability, storico gruppo di ricerca nato a Roma per consulenze scientifiche a livello istituzionale; EIFER, istituto di ricerca franco-tedesco con un orientamento alla ricerca energetica applicata; ENEA, l’agenzia nazionale Italiana per le nuove tecnologie e lo sviluppo sostenibile; Ecoinnovazione srl, nata nel 2012 come spin-off di ricerca di ENEA; il gruppo energetico ENGIE; Hexagon Purus, leader mondiale nelle tecnologie per la mobilità a zero emissioni; Advent Technologies, azienda orientata all’innovazione nel settore delle celle a combustibile e tecnologie per l’idrogeno.
Risultati 2024 e uno sguardo al 2025
- Giugno 2024, il primo risultato. HyPEF pubblica il report Learnings from Relevant Existing P(EF)CRs, che analizza le linee guida esistenti e identifica criticità e opportunità per personalizzare le regole di categoria relative all’Environmental Footprint dei prodotti legati all’idrogeno; ad esempio, elettrolizzatori, serbatoi di stoccaggio dell’idrogeno e celle a combustibile. Si tratta di un lavoro preliminare molto importante, un passaggio necessario alla redazione di regole ambientali robuste, secondo gli standard di sostenibilità dell’Unione Europea.
- Luglio 2024, il secondo esito. Viene divulgato il documento, FCH Product Categories, che offre una classificazione completa dei prodotti legati all’idrogeno; classificazione basata su un approccio integrato tra impronta ambientale di prodotto (PEF) e analisi del ciclo di vita (LCA) dell’idrogeno, dalla produzione all’utilizzo. Il documento identifica 11 categorie primarie e 14 sottocategorie, e prende in considerazione le relative tecnologie: elettrolizzatori, compressori, serbatoi e celle a combustibile.
- Gli obiettivi per il 2025. Il traguardo che si è dato il team HyPEF per il suo secondo anno di vita è la redazione delle regole di categoria per l’impronta ambientale. Le regole saranno prima testate attraverso dodici casi studio di sistemi a idrogeno, una fase preliminare necessaria a garantire regole pratiche e applicabili a tutto il settore.
C’è da augurare buona fortuna a questo sforzo collaborativo che riunisce i migliori esperti europei in materia di soluzioni sostenibili verso tecnologie a idrogeno pulito. L’importanza degli obiettivi è ribadita da Diego Iribarren, HyPEF project coordinator, IMDEA Energy: “HyPEF si basa su iniziative passate e recenti come un naturale passo avanti nella specifica metodologica verso una valutazione e un confronto dei prodotti nel settore dell’idrogeno che sia rilevante dal punto di vista normativo e del mercato”.
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