Hydrogen valley e recupero dei pneumatici, le ultime dal Mase

Riallocazione fondi e istituzione del Registro nazionale dei produttori e degli importatori di PFU

Dall’idrogeno all’economia circolare il Ministero riassegna i fondi.

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Hydrogen Valley riallocazione fondi

Saranno riassegnate alle Regioni e Province autonome gli oltre 60 milioni di euro non impegnati nell’ambito dell’Investimento PNRR “Produzione in aree industriali dismesse”. Si tratta di risorse che a seguiti del decreto del MASE saranno integrate con ulteriori 90 milioni di euro derivanti dal REPoweEU.

“E’ volontà del Ministero investire tutte le risorse disponibili del PNRR per dotare l’Italia di un sistema industriale per la produzione di idrogeno rinnovabile”, ha dichiarato il titolare del Mase Gilberto Pichetto. “Questo è un passaggio importante per competere in un mercato internazionale in rapida evoluzione dove l’Italia vuole giocare un ruolo di leader”, conclude il Ministro.

Nel complesso sono 150 milioni volti a finanziare totalmente 14 progetti ammessi parzialmente e 9 ulteriori progetti che si andranno ad aggiungere ai 50 in corso di realizzazione.

Economia circolare al via il registro dei PFU

Nasce il Registro nazionale dei produttori e degli importatori di pneumatici per facilitare e garantire la gestione degli pneumatici fuori uso (PFU).

“Uno strumento importante che contribuirà alla gestione corretta e sostenibile degli pneumatici che non possono più essere utilizzati” commenta il ministro del Mase  in una nota.

Cosa prevede il decreto

Si tratta di ottenere l’iscrizione dei soggetti obbligati al Registro per via telematica, attraverso il Portale messo a disposizione dalle Camere di commercio.

Tale registro è consultabile da operatori, dalle amministrazioni e dai cittadini.

L’azione interessa anche i soggetti che immettono pneumatici sul mercato nazionale attraverso la vendita a distanza adempiono agli obblighi di gestione. Questi devono rendere  visibile nel proprio sito internet il numero di iscrizione al Registro. Tale numero deve essere comunicato alle piattaforme on-line dai soggetti che utilizzano le stesse per la vendita a distanza.

L’allegato I al decreto del Ministero fornisce indicazioni sulle informazioni necessarie ai soggetti obbligati all’iscrizione e sulle modalità per comunicare i dati e procedere agli aggiornamenti necessari.


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