Studenti e ambiente, un rapporto maturato sotto la spinta della crisi climatica e di una crescente consapevolezza in materia di sostenibilità ambientale, ma che cosa chiedono gli studenti sul tema? Chiedono di essere ascoltati dalle istituzioni e di approfondire grazie alla scuola queste tematiche, così che possano meglio comprendere le professionalità maggiormente richieste nel mercato del lavoro.
Questo è ciò che emerge da un sondaggio che ha coinvolto 508 studenti nel corso del Festival Sdgs, conclusosi il 24 febbraio scorso, dopo tre giornate alle quali hanno partecipato oltre 15mila studenti e 1.500 insegnanti provenienti da tutta Italia.
Mondo della scuola e del lavoro si incontrano
Uno scambio interattivo ha coinvolto studenti e mondo del lavoro durante la prima edizione di Sdgs Festival, promossa dalla società Benefit Civicamente, tramite la sua piattaforma EducazioneDigitale.it.
Tiziano Fazzi, ad di Civicamente commenta: “L’iniziativa è nata proprio per favorire l’incontro diretto tra le scuole e le imprese e far emergere le esigenze del mercato del lavoro e il punto di vista degli studenti, così da calibrare al meglio anche i programmi di educazione scolastica e di orientamento. Da questa interazione è risultata evidente, ad esempio, la necessità da parte dei giovani di conoscere meglio le nuove professioni della green economy e le grandi opportunità di impiego nella sostenibilità ambientale, trasversali a molteplici settori dell’industria e dell’economia italiana”.
Gli studenti intervistati e i risultati emersi
Il 54% dei partecipanti al sondaggio sono stati studenti dei Licei, a cui seguono gli Istituti tecnici con il 22%, gli Istituti professionali (16%) e le scuole di primo grado 7,5%. Gli Istituti ad aver partecipato sono stati per lo più quelli della Lombardia e del Lazio, rispettivamente con il 16,3% e il 14,5%, del Piemonte e della Sicilia con il 13% e della Calabria (11,3%).
Alla domanda “In quale contesto lavorativo ti vedi nel prossimo futuro?”, i ragazzi hanno risposto mettendo al primo posto l’ambito umanistico (37,4%), al secondo posto quello tecnico-scientifico (35,2%), della comunicazione (28,9%) e medico-diagnostico (25,2%); la sostenibilità si attesta al 14,4%.
Diverse aziende sono intervenute al Festival Sdgs e hanno illustrato le diverse strade che si possono percorrere per cogliere le numerose opportunità di impiego della green economy. Dati e studi come quello di Symbola, riportato da Matteo Di Castelnuovo dell’Università Bocconi, hanno rimarcato la forte diffusione dei green jobs in Italia, stimati in circa 3 milioni di posti di lavoro ad oggi, ma destinati a crescere al 38%, da qui al 2025.
Le priorità per i giovani nel mondo del lavoro
I giovani considerano importante parlare di ambiente e crisi climatica innanzitutto a scuola (46,7%) e sui media nazionali (41,1%); i social sono un ulteriore luogo di confronto, ma solo per il 12,2%. Secondo gli studenti, la scuola dovrebbe orientarli verso le professioni del futuro, aiutandoli ad individuare i ruoli maggiormente richiesti dal mercato del lavoro (38,9%) e metterli in contatto con le aziende del territorio (34%), nonché orientarli ai lavori della sostenibilità (27%).
Un certo ottimismo sul cambiamento climatico
I giovani, in relazione al cambiamento climatico, si sentono impotenti (59,6%) e indifferenti (13,7%), ma il 26,7% si sente ottimista per la risoluzione della crisi. In merito al proprio ruolo nell’affrontare la situazione, si sentono inascoltati (53,7%) e considerati solo quando manifestano (37%). Comunque, il 9,3% è soddisfatto dell’attenzione che le istituzioni rivolgono loro.
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