Una task force per guidare la diffusione dell’idrogeno negli Stati Uniti: un’iniziativa dell’amministrazione Biden-Harris, annunciata il 18 agosto nel corso di un webinar volto a illustrare i principali obiettivi legati allo sviluppo del vettore.
Alla guida della Hydrogen Interagency Task Force (HIT) ci saranno la vice consigliera sul clima della Casa Bianca, Mary Frances Repko, e il vice segretario del Dipartimento dell’Energia, David Turk.
Il coinvolgimento delle comunità indigene
Il gruppo di lavoro si adopererà per assicurare che il governo sfrutti appieno le sue capacità e le sue forze per “sviluppare tecnologie, adottare politiche e superare barriere nella costruzione dell’economia dell’idrogeno pulito”, ha dichiarato Repko.
Diverse agenzie federali collaboreranno per garantire il rispetto delle tempistiche previste dalla strategia nazionale, interfacciandosi con una molteplicità di stakeholder – dall’industria ai sindacati, fino agli enti di ricerca – e coinvolgendo anche degli attori finora lasciati in disparte, come le comunità indigene.
Il ruolo dell’idrogeno verde nel percorso verso la neutralità climatica
L’idrogeno che gli Stati Uniti producono attualmente proviene soprattutto da fonti fossili. La strategia nazionale prevede di raggiungere una produzione di 10 MMT di idrogeno verde (proveniente cioè da fonti rinnovabili) entro il 2030, per poi salire a 20 nel 2040 e a 50 nel 2050.
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Il vettore dovrà favorire la decarbonizzazione dei settori più inquinanti, come l’industria chimica e il trasporto pesante, contribuendo così a una riduzione del 50 per cento delle emissioni di gas serra entro il 2030 e al raggiungimento della neutralità climatica nel 2050.
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