Il decreto siccità non sta arrivando. Con il 2022 che ha segnato il record di anno più caldo di sempre non si può più aspettare. Su questa spinta il M5s ha presentato la mozione “Promuovere politiche intersettoriali sulla gestione della quantità e della qualità dell’acqua” a metà febbraio, con primo firmatario Ilaria Fontana, capogruppo M5s in Commissione Ambiente alla camera dei Deputati.
“Sul tema della risorsa idrica manca la percezione del senso di emergenza” spiega la Deputata nel corso della conferenza stampa indetta in occasione della giornata mondiale dell’acqua per rimarcare i temi della mozione. “Ieri la cabina di regia (sull’emergenza idrica n.d.r.) si è riunita per la seconda volta e nessuno è venuto in Aula a dirci cosa si sta decidendo” sottolinea la Fontana.
Perché la gestione della quantità e della qualità dell’acqua è un’urgenza che può portare nuovi posti di lavoro
Un’urgenza quella della crisi climatica che da solo vantaggi se affrontata per tempo, sottolinea Gianni Pietro Girotto, coordinatore del Comitato transizione ecologica del partito che evidenzia come “i 100miliardi di euro dati a supporto per la crisi energetica, non hanno costruito nulla. Sono soldi che abbiamo dovuto dare, ma che avremmo potuto risparmiare se avessimo agito in ottica di rinnovabili e di nuove produzioni. La siccità invece sono solo costi” e rimarca come la produzione idroelettrica sia calata del 40% a causa dell’assenza di acqua.
La gestione della cosa idrica può portare molti posti di lavoro “attualmente la filiera dell’acqua ha 40mila posti di lavoro, ma dovremmo raddoppiarli” conclude Girotto.
“Quello che il Governo non farà adesso”, rimarca Francesco Silvestri, Capogruppo M5S Camera dei Deputati “verrà pagato dalle nostre imprese e comunità questa estate”. “Serve affrontare in maniera chiara questo problema” ha sottolineato la senatrice Gabriella di Girolamo.
I prossimi focus del Comitato transizione ecologica M5S
Le proposte della mozione Fontana
La mozione 1/00064 che vede come prima firmataria la Fontana del M5s tocca diversi aspetti del problema acqua.
Vediamo in breve i punti salienti:
- disciplinare gli osservatori permanenti delle autorità di bacino;
- crescere la resilienza dei sistemi di approvvigionamento con trattamento, stoccaggio e trasporto della risorsa idrica. “Ricordando” sottolinea la Fontana “che quando si parla di razionamento si intente uso razionale dell’acqua”;
- creazione di un catasto delle concessioni di uso delle acque pubbliche;
- affiancare l’uso della risorsa idrica all’economia circolare;
- ridurre i prelievi da parte dei concessionari delle acque minerali. Perché come spiega la Fontana “mentre agricoltori e i cittadini si vedono dover affrontare problematiche relative all’acqua, queste realtà non vedono posti dei limiti. Chiediamo che si riducano almeno in momenti di siccità le captazioni di acqua” commenta la Prima Firmataria.
- Realizzare campagne di sensibilizzazione sul territorio.
A questa mozione, spiega la Fontana seguiranno e anzi sono già partite in alcune regioni delle azioni sul territorio con mozioni comunali e regionali. Il “metodo M5s” che vede i territori come protagonisti. “Le regioni hanno delle competenze che noi a livello nazionale non abbiamo” ricorda la Fontana “ed è giusto che siano coinvolte direttamente come le Autorità di bacino distrettuale”.
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