È stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il decreto del Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza energetica, nella Serie generale del 5 agosto.
Si tratta di un contributo in conto capitale fino a un massimo di trenta milioni di euro per progetto d’investimento e per impresa, da utilizzare per la riconversione totale o parziale delle raffinerie tradizionali esistenti in bioraffinerie.
Per il ministro Gilberto Pichetto, “con il via libera a questo decreto proseguiamo sulla strada dei nostri obiettivi di decarbonizzazione, affermando la centralità di un modello, quello dei biocarburanti sostenibili, che è già una realtà in Italia ma ha bisogno di una forte affermazione in sede europea”.
Come funziona l’incentivo alle bioraffinerie
“L’obiettivo della misura è incentivare la riconversione totale o parziale delle raffinerie tradizionali esistenti al fine di aumentare la disponibilità di produzione nazionale di biocarburanti liquidi sostenibili da utilizzare in purezza”.
Il decreto in GU oggi integra quanto previsto dal decreto MASE del 16 marzo 2023 che prevede vengano immesse in consumo, dai soggetti obbligati, quantitativi di biocarburanti in purezza che si incrementano di centomila tonnellate annue, fino a raggiungere il milione di tonnellate nel 2030 e negli anni successivi.
Come vengono concessi i contributi
I contributi vengono concessi sul Fondo per la decarbonizzazione e la riconversione verde delle raffinerie esistenti, con priorità alla riconversione totale degli impianti tradizionali.
Il soggetto che gestisce l’attuazione della misura è il Gestore dei Servizi Energetici SpA, che dovrà predisporre le regole operative.
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