Dal 19 al 22 luglio, lo stato indiano di Goa è stato teatro di una serie di appuntamenti internazionali sul tema dell’energia: dall’incontro del gruppo di lavoro sulla transizione energetica del G20 alla riunione dei Ministri dell’Energia del G20, passando per la sessione congiunta di Clean Energy Ministerial e Mission Innovation.
Il ruolo di biofuels e idrogeno rinnovabile
Grande attenzione ai temi dell’idrogeno verde e dei biocarburanti che “rappresentano due soluzioni chiave”: lo ha dichiarato la viceministra italiana dell’Ambiente e della Sicurezza energetica, Vannia Gava. “Grazie alle politiche attuate, in Italia l’utilizzo di biocarburanti è cresciuto esponenzialmente, come quello del biometano. È un primo ma importante passo. Lo sforzo della comunità internazionale dovrà essere ora quello di fare progressi, attraverso strumenti finanziari adeguati, un quadro normativo semplificato e la sinergia coi privati. La sfida è corale e globale”, ha concluso Gava.
La nascita della Global Biofuel Alliance e del Green Hydrogen Innovation Centre
Non a caso, l’Italia è fra i sostenitori della Global Biofuel Alliance, iniziativa proposta dall’India. L’Alleanza solare internazionale (International Solar Alliance, ISA), avviata anch’essa dall’India, ha poi annunciato la nascita del Green Hydrogen Innovation Centre. “L’idrogeno verde può aiutare le economie emergenti. Servono policy e regolamenti per dare una spinta al settore; occorrono una definizione comune, degli standard e il massimo della trasparenza”, ha spiegato il direttore dell’ISA, Ajay Mathur. Che, in conclusione, ha evidenziato l’importanza di adeguati schemi di finanziamento per consentire lo sviluppo su larga scala delle tecnologie necessarie alla decarbonizzazione.
L’🇮🇹 torna dal @g20org con risultati importanti per accelerare la #transizione, in particolare in tema di #biocarburanti sostenibili e #idrogeno. Diamo il via all’Alleanza Globale per i Biocarburanti. @MASE_IT @ItalyinIndia pic.twitter.com/wAxEhwlZ2j
— Vannia Gava (@VanniaGava) July 22, 2023
L’efficienza energetica per un accesso universale all’energia
Punti sui quali ha concordato Gava al termine del G20. “Pieno consenso sul riconoscimento dell’importanza della diversificazione, dell’adozione e dell’avanzamento di biocarburanti sostenibili e idrogeno prodotto da tecnologie a basse emissioni, e sì alla collaborazione per mantenere una catena di approvvigionamento affidabile, responsabile e sostenibile di minerali critici. Impegno anche ad aumentare il ruolo chiave dell’efficienza energetica e l’accesso universale e sostenibile all’energia, contrastando la povertà energetica”.
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Luci e ombre
Come riporta l’agenzia di stampa Reuters, tuttavia, ci sono scienziati e attivisti che non sono soddisfatti dei risultati raggiunti a Goa. Pur essendo responsabili dei tre quarti delle emissioni globali, i Paesi membri del G20 non avrebbero raggiunto accordi significativi sull’abbandono graduale dei combustibili fossili. Come riferito dal Ministro indiano Raj Kumar Singh, alcuni governi sono più propensi a puntare sulla cattura del carbonio, anziché sull’effettiva rinuncia alle fonti fossili. Ed è per questo motivo che si oppongono all’obiettivo di triplicare la capacità rinnovabile entro il 2030.
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