“Siamo consapevoli che il principio di una transizione globale equa è nelle nostre menti” apre così la 15a assemblea dell’IRENA, Agenzia internazionale per le energie rinnovabili, che segna la quinta Giornata mondiale della transizione energetica, il presidente S.E. Sig. Bojan Kumer, ministro dell’Ambiente, del Clima e dell’Energia della Slovenia.
Mancano un milione e undici mila terawatt per raggiungere i target di energie rinnovabili previsti dall’UE ma, sottolinea nella sua relazione di apertura il direttore generale dell’IRENA, Francesco La Camera: “Il tema di questa assemblea non è solo un invito all’accelerazione, ma è un promemoria della nostra responsabilità collettiva. La transizione verso le energie rinnovabili rappresenta una convergenza unica di opportunità economiche, equità sociale e tutela ambientale.”
Non a caso continua il Dg, nel suo discorso di apertura lavori, “Il finanziamento sostenibile innovativo è un tema chiave di questo IRENA 15a. Una cosa è chiara: le soluzioni di finanziamento per i paesi in via di sviluppo devono essere accessibili. Politici e finanza internazionale devono aumentare i flussi a sostegno delle nazioni in via di sviluppo. A sostegno, IRENA ha due piattaforme di facilitazione del progetto:
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- La piattaforma ETAF per il finanziamento degli acceleratori della transizione energetica collabora attualmente con 14 partner che hanno promesso oltre 4 miliardi di dollari.
- La piattaforma per gli investimenti nel clima conta attualmente 457 partner e 34 progetti”.
Innovative sustainable financing is a key topic of this #IRENA15A. One thing is clear: financing solutions for developing countries must be affordable. Policymakers & international finance must increase flows in support of developing nations. In support, @IRENA has 2x project… pic.twitter.com/jmOVkWCdOl
— Francesco La Camera (@flacamera) January 13, 2025
Cinque indicazioni chiave per i policy makers
Serve quindi un’azione chiara dei policy makers che secondo Irena si sintetizza in cinque indicazioni chiave:
- ridisegno delle politiche e della regolazione;
- sviluppo di competenze e capacità della catena di approvvigionamento;
- investimenti e supporto finanziario;
- collaborazione internazionale;
- infrastrutture e sistemi operativi.

La Camera invita infine i paesi a seguire le indicazioni di COp29 rispetto i target di finanziamento della transizione ecologica.
Il ruolo dell’Italia nel Piano Mattei

“L’Italia consolida sempre più il suo ruolo di hub energetico del Mediterraneo e di ponte strategico con l’Europa, continuando ad intessere con l’Africa rapporti di cooperazione reciprocamente vantaggiosa, basati sulla promozione delle tecnologie pulite e riconoscendo al continente africano, per la prima volta nella storia, la funzione di partner strategico e paritario, seguendo il percorso già tracciato con il Piano Mattei e le iniziative assunte in seno al G7”.
Così il viceministro dell’Ambiente e Sicurezza Energetica Vannia Gava intervenendo ai lavori in corso ad Abu Dhabi.
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