Qualità dei prodotti alimentari e finanza sostenibile. Sono i due settori nell’ambito dei quali sono state realizzate due nuove iniziative della Commissione Europea. In particolare a metà giugno, infatti, è stata pubblicata una nuova metodologia comune per confrontare la qualità dei prodotti alimentari nell’UE ed è stato pubblicato l’elenco dei membri di un nuovo gruppo tecnico di esperti di finanza sostenibile.
Gruppo tecnico di esperti di finanza sostenibile
In particolare per quanto riguarda il gruppo tecnico sulla finanza sostenibile, la Commissione ha spiegato in una nota che le riunioni partiranno a luglio. Il team è composto da 35 esponenti della società civile, del mondo accademico, del settore imprenditoriale e del settore finanziario, che lavorerranno in maniera sinergica su questi temi. L’iniziativa era stata menzionata già nel piano d’azione sulla finanza sostenibile della Commissione dello scorso marzo e nel successivo pacchetto di misure normative del 24 maggio.
Di cosa si occuperà il team
L’attività degli esperti avrà come focus quello di sviluppare un sistema di classificazione o una tassonomia, dell’UE delle attività ecosostenibili, di sostenere la Commissione nell’elaborazione di una norma dell’UE per le obbligazioni verdi, di migliorare la comunicazione delle informazioni sul clima e di sviluppare una categoria di indici a basse emissioni di carbonio.
Porre la basi per una finanza più sostenibile
“L’istituzione del gruppo tecnico di esperti – commenta in nota il Vicepresidente responsabile per la Stabilità finanziaria, i servizi finanziari e l’Unione dei mercati dei capitali, Valdis Dombrovskis – è un altro passo avanti del nostro calendario ambizioso per porre le basi per un sistema finanziario più sostenibile. Questo gruppo diversificato di esperti altamente qualificati si metterà al lavoro già a luglio e ci aiuterà ad esempio a determinare quali attività economiche sono veramente ecologiche e a definire uno standard UE per le obbligazioni verdi. Mi impegno a dare un seguito rapido ai suoi suggerimenti, in linea col nostro piano d’azione sulla finanza sostenibile e con le proposte normative del mese scorso.”
Istituzioni europee e internazionali invitate come osservatori
Tante le istituzioni europee e internazionali che sono state invitate in qualità di membri o di osservatori. Si va dalle autorità europee di vigilanza, all’Agenzia europea dell’ambiente fino all’iniziativa finanziaria del programma delle Nazioni Unite per l’ambiente.
Prodotti alimentari e valutazione della qualità
A metà giugno la Commissione ha inoltre pubblicato una nuova metodologia comune per confrontare la qualità dei prodotti alimentari nell’UE. A elaborarla è stato in particolare il Centro comune di ricerca (JRC), il servizio della Commissione europea per la scienza e la conoscenza. L’obiettivo è quello di consentire alle autorità nazionali, che operano a tutela dei consumatori, di effettuare prove che confrontino la composizione e le caratteristiche dei prodotti alimentari commercializzati in confezioni simili nell’Unione.
Trasparenza e comparabilità
I principi su cui si basa la metodologia sono tre: trasparenza, comparabilità, selezione di campioni analoghi e prova dei prodotti. L’idea è quella di “aiutare autorità ad accertare che i prodotti alimentari siano commercializzati in conformità al diritto dell’Unione”.
I consumatori hanno diritto a trattamento equo
“Tutti i consumatori europei hanno diritto a un trattamento equo all’interno del mercato unico – commenta in una nota Elżbieta Bieńkowska, Commissaria responsabile per il Mercato interno, l’industria, l’imprenditoria e le PMI – la metodologia comune, elaborata insieme agli Stati membri, alle organizzazioni dei consumatori e ai portatori di interessi della filiera alimentare, contribuirà a far luce, basandosi su fatti concreti, sulle diverse composizioni di prodotti alimentari con marchio identico in tutta l’Europa. Sono lieta che lo specifico forum sulla filiera alimentare abbia consentito ai portatori di interessi di esprimersi in un dibattito ricco e completo.”
No a doppi standard sul mercato
“Sul mercato unico non possono esistere doppi standard – sottolinea Věra Jourová, Commissaria responsabile per la Giustizia, i consumatori e la parità di genere –Tutti i cittadini dell’UE devono sentirsi trattati allo stesso modo e ricevere informazioni chiare e oneste sui prodotti che acquistano. Non possono essere tratti in inganno da confezioni simili. Esorto tutte le autorità nazionali a utilizzare questa metodologia nei prossimi mesi per poter mettere fine a questa pratica.”
Consumatori devono potersi fidare delle informazioni dei produttori
“I consumatori europei hanno diritto a essere protetti dalla commercializzazione ingannevole degli alimenti che consumano e dei prodotti che utilizzano – e devono potersi fidare delle informazioni fornite dai produttori – spiega nella nota Tibor Navracsics, Commissario per l’Istruzione, la cultura, i giovani e lo sport e responsabile per il Centro comune di ricerca – Il Centro comune di ricerca della Commissione europea ha messo a punto una procedura armonizzata per valutare in modo obiettivo le differenze percepite nella qualità dei prodotti. Si tratta di un ottimo esempio di come il lavoro scientifico di eccellenza porti un vantaggio diretto per i cittadini.”
Alimenti e norme UE
Tutti i prodotti alimentari venduti in UE devono rispettare regole precise sul fronte della sicurezza. E’ inoltre previsto che i consumatori siano informati delle caratteristiche principali, stabilite in particolare nel diritto dell’UE in materia di etichettatura, senza essere indotti in errore, ad esempio, dalle confezioni. Alle autorità nazionali responsabili della sicurezza alimentare e della tutela dei consumatori spetta il compito di garantire che gli alimenti immessi sul mercato unico rispettino la pertinente legislazione dell’UE.
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