Confermato dal Consiglio dei ministri il Decreto che introduce nella prima parte il via libera agli aiuti militari, successivamente, un decreto del ministero della Difesa fornirà maggiori dettagli sulla tipologia di aiuti che verranno inviati all’Ucraina.
L’aspetto energetico
Una seconda norma invece introdurrà una procedura che consentirà maggiore flessibilità e la diversificazione delle fonti energetiche, tra cui la riapertura temporanea delle centrali a carbone sul territorio italiano, attualmente sei, la cui chiusura è prevista nel 2025.
Inoltre, per compensare un eventuale mancato afflusso di gas dalla Russia, verranno potenziati quelli da altri gasdotti, in particolare dal nord Africa. Questo infatti l’obiettivo della visita odierna ad Algeri del ministro degli Esteri, Luigi Di Maio, che ha dichiarato di voler tutelare ad ogni costo famiglie e imprese italiane dagli effetti di questa guerra.
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