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Il dipartimento dell’Energia degli Stati Uniti (Doe) ha annunciato 540 milioni di dollari (oltre 540 milioni di euro) in premi per la ricerca condotta da università e laboratori nazionali sulle tecnologie per l’energia pulita e la produzione a basse emissioni di carbonio. Con l’Hydrogen shot, altri 60 milioni sono destinati a promuovere lo sviluppo e la diffusione di tecnologie a idrogeno (40 milioni) insieme al lancio di un consorzio di ricerca universitaria da (20 milioni) per aiutare gli Stati a implementare con successo i programmi di resilienza della rete e raggiungere gli obiettivi di decarbonizzazione.

Riducendo i costi dell’idrogeno e facendo leva sugli investimenti dell’industria in tecnologie pulite, il Doe sta compiendo progressi significativi verso l’obiettivo del presidente Biden di un’economia a zero emissioni di carbonio entro il 2050 capace di dare la priorità alle comunità svantaggiate.

Energia: Usa per un’economia a zero emissioni

Negli Stati Uniti, la maggior parte delle emissioni di gas serra provengono dalla produzione e dall’uso dell’energia: uno degli obiettivi prioritari è quindi quello di costruire solide basi scientifiche per ridurre le emissioni durante il ciclo di vita dell’energia.

La dotazione di risorse sarà a vantaggio di ricercatori di 54 università e 11 laboratori nazionali in 34 Stati e nel distretto di Columbia. Altre istituzioni che ricevono finanziamenti includono la Case Western Reserve University di Cleveland, Ohio; Dartmouth College di Hannover, New Hampshire; il National Renewable Energy Laboratory a Golden, Colorado; l’università del Colorado Boulder; e Ames National Laboratory ad Ames, Iowa.

Più di 400 milioni di dollari andranno alla creazione e al proseguimento di 43 centri di ricerca sulla frontiera energetica che riuniscono team scientifici multidisciplinari per affrontare le sfide scientifiche più difficili che impediscono i progressi nelle tecnologie energetiche. I progetti, guidati da 28 università e nove laboratori nazionali, con oltre 75 istituzioni partner aggiuntive, focalizzeranno gli studi ad ampio spettro, dall’accumulo di energia alla scienza dell’informazione quantistica, fino alle tecnologie di cattura diretta dell’aria e lo stoccaggio del carbonio.

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Hydrogen shot: 1 dollaro per 1 kg di idrogeno

L’obiettivo dell’Hydrogen shot è quello di ridurre il costo dell’idrogeno pulito a 1 dollaro per 1 kg in un decennio (il cosiddetto 1-1-1), sostenendo nel contempo l’iniziativa H2@Scale del Doe che punta a far progredire la produzione e il trasporto a prezzi accessibili, lo stoccaggio e l’utilizzo di idrogeno pulito.

Le aree tematiche includono progetti che svilupperanno tecnologie per i combustibili creati raccogliendo la luce solare, miglioreranno il rilevamento e il monitoraggio delle emissioni, espanderanno il campo nello stoccaggio dell’H2 a densità più elevata e a pressione inferiore. Inoltre, si punterà a migliorare la durata delle celle a combustibile per applicazioni nel trasporto pesante.

A tale scopo, il Doe prevede molteplici assegnazioni di assistenza finanziaria sotto forma di accordi di cooperazione, con un periodo di adempimento di circa due o quattro anni. L’Hydrogen shot fornirà anche finanziamenti triennali per un consorzio universitario nordamericano diversificato a livello regionale incentrato sullo sviluppo di un sistema elettrico decarbonizzato e più resiliente. Tale consorzio sarà fondamentale per affrontare le dipendenze della rete transfrontaliera e le interconnessioni elettriche in tutta la regione.

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