L’emissione di 1 milione di tonnellate di CO2 all’anno può essere evitata implementando sistemi di controllo e gestione della efficienza energetica. Questo emerge dalla elaborazione di dati realizzata da Qundis Italia.
“Le tecniche di misura e monitoraggio possono aiutare nell’accrescere la propria percezione dei consumi e quindi ridurli fino al 30%” si legge nella nota dell’azienda elaborata da Antonello Guzzetti, Country Manager Italia.
Di fatto si evince come un continuo monitoraggio dei consumi abbia l’effetto della bilancia per chi sta a dieta: aiuta a consumare meno.
Come ogni dieta, però, tutto è più semplice se c’è una corretta informazione sugli alimenti (la tipologia di energia consumata e come) ed una agevolezza nel leggere i dati della bilancia dei consumi energetici.
Il ruolo del cloud
In questo il ruolo del cloud è fondamentale come lo sono i dispositivi di lettura. Ad esempio la soluzione proposta nella nota di Quindis riguarda la combinazione tra la lettura remota e automatizzata dei contatori e una gestione dei dati sicura che permette anche di caricare i dati e metterli individualmente a disposizione (Piattaforma Smart Metering Q SMP) trasferiti attraverso la rete di telefonia mobile disponibili su portale e via app. L’azienda ha quindi valutato che sui 6 milioni di appartamenti in Europa, dotati dei propri sistemi, è stato possibile realizzare un risparmio di 4,5 milioni di tonnellate di CO2 all’anno.
Le fonti
Tale valutazione è stata elaborata considerando quanto emerso dallo Studio Felsmann pubblicato nel 2015 dall’associazione europea per il conteggio finale basato sull’effettivo consumo di energia (EVVE – Verein zur verbrauchsabhängigen Energiekostenabrechnung). Lo studio considera una valutazione dei consumi energetici di 323.000 edifici con più di 3,3 milioni di unità abitative. A questo è stato valutato un aggiuntivo 10% legato ad ulteriori effetti di risparmio attraverso informazioni infra-annuali, la cui fonte è lo studio “Riscaldare con coscienza, risparmiare sui costi” (DENA, 2015).
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