La penultima regione italiana in termini di potenza installata per la produzione energetica da FER. Si classifica così la Regione Lazio dove, stando all’ultimo rapporto sull’Efficienza Energetica dell’ENEA, la diffusione delle fonti rinnovabili ammonta al 9,4%, rispetto alla media italiana del 23,5%, nonostante la massiccia presenza di patrimonio edilizio residenziale, pari al 10% del territorio nazionale.
Numeri che, inoltre, sottitendono il pagamento, da parte dei cittadini laziali, di contributi in bolletta a sostegno dell’efficienza energetica in altre regioni.
Una mancanza cui si frappone un’importante potenzialità: il rinnovo edilizio che, spinto anche dall’obbligo di efficientamento energetico del 3% annuo, potrà risollevare le sorti del comparto immobiliare della Regione.
Nel Lazio, infatti, esiste un elevato livello di frammentazione del patrimonio immobiliare con 488.000 edifici residenziali a uno o due piani fuori dai centri storici e 120.000 a destinazione agricola e produttiva, rispetto i 922.000 censiti nel 2011. Il settore delle compravendite sta vivendo un momento di ripresa, con un incremento annuo del 13,9% nella sola Capitale contro il 3,6% nazionale, e anche gli acquisti sostenuti da un mutuo ipotecario sono stati accompagnati dal segno positivio, con una crescita del 22,5% nel Centro Italia rispetto la media del Paese del 12,7%.
Segnali positivi che potrebbero spronare nuovi interventi di riqualificazione ed efficientamento degli immobili e rendere queste abitazioni energeticamente autosufficienti. Tutti elementi che si sommano all’impegno del Lazio nella stesura del PEAR e nella costituzione del catasto energetico regionale in vista di forme di sostegno alla redazione dei SEAP 2.0 tra gli assi di programmazione regionale 2014-2020.
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