Economia circolare e idrogeno al centro della rinascita dei lavoratori di FOS

"Un primo passo" della conversione economica data dalla transizione ecologica. Il commento dei sindacati coinvolti: Filctem Cgil, Femca Cisl, Uiltec Uil

La transizione ecologica mostra i suoi effetti sulle opportunità di fare impresa e di riconversione verso le nuove tecnologie di situazioni industriale e lavorative in crisi.

Ultimo esempio l’accordo raggiunto per i dipendenti dello stabilimento della Fos di Battipaglia. L’intesa arrivata oggi al Ministero dell’Imprese e del Made in Italy, alla presenza della sottosegretaria Fausta Bergamotto, in un incontro tra le rappresentanze sindacali, nazionali e territoriali di Filctem Cgil, Femca Cisl, Uiltec Uil, il management del gruppo Prysmian (proprietario dello stabilimento), il management di Jcoplastic (gruppo Foresti) interessato a rilevare il sito produttivo.

10 mesi di dura vertenza hanno portato i 278 dipendenti interessati ad essere coinvolti nel nuovo progetto a vedere aprirsi un’opportunità concreta.

Le segreterie nazionali di Filctem Cgil, Femca Cisl, Uiltec Uil presenti all’incontro così hanno commentato: “Guardiamo con attenzione al percorso presentato oggi per lo stabilimento Fos di Battipaglia. È un primo passo che guarda al mantenimento della manifattura attraverso l’economia circolare, la giusta transizione, l’innovazione e gli investimenti, anche nelle professionalità e nelle competenze: punti centrali per un’industria del Mezzogiorno che guarda al futuro nazionale ed europeo”. 

Il progetto di reindustrializzazione guarda alla transizione ecologica per l’ex stabilimento FOS

Il percorso di reindustrializzazione mira a realizzare stoccaggio dell’idrogeno, alla realizzazione di manifatture legate alla produzione di elettrolizzatori, alla digitalizzazione e interfaccia con la rete di distribuzione elettrica.

Si tratta secondo i sindacati di: “Un percorso che si inserisce adeguatamente nell’accompagnare la giusta transizione, anche da un punto sociale, con il mantenimento e il rafforzamento delle relazioni industriali”.

Il ruolo strategico della formazione ai green job

“Il ruolo della formazione nelle sue varie forme, indispensabile per lo sviluppo di questo progetto, pone al centro i lavoratori e le loro competenze e potrebbe rappresentare un buon esempio di efficientamento del tessuto produttivo, in un’ottica di sistema tra imprese, Parti sociali, Istituzioni territoriali e nazionali. Per questo daremo il nostro contributo al raggiungimento di ogni punto del cronoprogramma presentato da Jcoplastic e vigileremo sul mantenimento dell’occupazione e della produzione” hanno concluso.


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