Entra in vigore la Direttiva UE sulle emissioni di industrie e allevamenti

Restano esclusi, per ora, quelli di bovini

È ufficialmente entrata in vigore, domenica 4 agosto 2024, la nuova Direttiva europea sulle emissioni delle industrie e degli allevamenti. È un aggiornamento della Direttiva sulle emissioni industriali (Industrial Emissions Directive, IED): non a caso, è stata soprannominata “IED 2.0” e prevede sanzioni pecuniarie più severe per le violazioni più gravi. Gli Stati membri hanno ora 22 mesi di tempo per recepirla nell’ordinamento nazionale.

Emissioni di metano
Foto di koushik das su Unsplash

Chi dovrà adeguarsi alla nuova Direttiva sulle emissioni

L’obiettivo della IED 2.0 è di ridurre le emissioni generate dai grossi impianti industriali e dagli allevamenti intensivi di polli e maiali, promuovendo l’uso delle migliori tecnologie disponibili (Best Available Techniques, BAT) e l’innovazione tecnologica, ottimizzando l’uso delle risorse naturali e migliorando la salute dell’ambiente e delle persone. La Commissione europea stima una riduzione del 40 per cento al 2050 di inquinanti atmosferici come PM2.5, SO2, NOX e NMVOC.

Restano esclusi, per ora, gli allevamenti di bovini. Tuttavia, entro la fine del 2026, la Commissione pubblicherà un apposito rapporto riguardante anche questo settore, responsabile del 50 per cento delle emissioni comunitarie di metano e del 25 per cento di quelle di ammoniaca.

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La direttiva si applicherà anche all’estrazione di metalli e alla produzione su larga scala di batterie. Le industrie dovranno sviluppare piani di trasformazione, descrivendo come le loro infrastrutture e operazioni progrediranno verso la decarbonizzazione, l’inquinamento zero e l’economia circolare.

IED 2.0 emissioni industriali

Il nuovo INCITE

Il nuovo Innovation Centre for Industrial Transformation and Emissions (INCITE), gestito dal Joint Research Centre della Commissione, raccoglierà informazioni su soluzioni innovative di prevenzione e controllo dell’inquinamento e tecnologie trasformative. Il centro esaminerà sia gli aspetti ambientali sia quelli economici e metterà le informazioni a disposizione del pubblico tramite una piattaforma online dedicata.

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La tutela della salute dei cittadini

Il portale delle emissioni industriali migliorerà l’accesso ai dati ambientali, consentendo alla popolazione di ottenere informazioni sui permessi rilasciati nell’UE e sulle attività inquinanti nelle loro immediate vicinanze. I cittadini avranno diritto a chiedere risarcimenti per i danni alla loro salute causati dall’inquinamento illegale.


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