Towards a clean energy transition, “verso una transizione all’energia pulita”: è questo il titolo dell’ultimo progetto di Trevessu, associazione sarda impegnata nella promozione di iniziative ambientali e sociali capaci di avere un impatto positivo sul territorio e sulla popolazione.
Il progetto, co-finanziato dall’Unione europea nell’ambito del programma Erasmus+, ha l’intento di aumentare la conoscenza delle fonti energetiche rinnovabili e delle tecnologie verdi, specialmente fra le nuove generazioni, nell’ottica di accelerare lo sviluppo sostenibile.
Il quadro europeo
“La transizione verde non è solo un imperativo ambientale, ma anche un’opportunità per ridefinire il nostro futuro in modo più sostenibile e innovativo. Il nostro progetto si inserisce nel quadro ambizioso del New European Bauhaus e dell’European Green Deal, abbracciando i valori di sostenibilità ambientale, inclusione e diversità promossi dal programma Erasmus+”, spiega a Canale Energia Viola Fonnesu, project manager di Trevessu.
I principali obiettivi dell’iniziativa di Trevessu:
- rafforzare le competenze dei cittadini nell’ambito della transizione ecologica e dell’economia circolare (green skills), per arrivare alla costruzione di città più resilienti e inclusive;
- favorire la condivisione di soluzioni innovative per ampliare l’accesso all’energia pulita, anche grazie alle strategie di autoproduzione e autoconsumo, e aumentare l’efficienza energetica in ogni ambito dell’economia;
- promuovere la cittadinanza attiva, incoraggiando il dialogo con le istituzioni e portando le politiche europee dall’ambito globale a quello regionale.
I partner coinvolti
I partecipanti sono invitati a prendere parte a un programma intensivo di formazione pratica con esperti nei campi della scienza e della tecnologia, sviluppato in collaborazione con EUpro Training & Consultancy, società olandese di consulenza ambientale, e MIHI Latvia, ONG lettone impegnata nell’empowerment dei giovani.
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“Il Green Deal europeo ci pone una sfida ambiziosa: raggiungere la neutralità climatica entro il 2050. Le green skills sono sempre più richieste nel mercato del lavoro, e in Europa il settore delle energie rinnovabili e dell’economia circolare sta già creando milioni di green jobs, dimostrando che la sostenibilità può essere un motore di crescita economica”, prosegue Viola Fonnesu.
“Il nostro progetto si propone di affrontare queste sfide e sfruttare queste opportunità, favorendo la transizione energetica attraverso il potenziamento delle capacità tecniche e delle conoscenze dei cittadini. Vogliamo essere parte attiva di questo cambiamento, contribuendo a plasmare un futuro più sostenibile e inclusivo per tutti”, conclude la dottoressa Fonnesu.
Il primo training nei Paesi Bassi sulla democrazia energetica
Il primo corso di formazione si è svolto dal 25 al 27 marzo presso il Centro Don Bosco di Assel, frazione del Comune di Apeldoorn, nei Paesi Bassi. Dotato di una serie di strutture immerse nella vibrante natura olandese, si tratta di un vero e proprio rifugio per i ragazzi e le ragazze che abbiano il desiderio di ricevere assistenza dedicata e prendere parte a programmi educativi, attività ricreative o di volontariato.
Il centro è stato selezionato sia per l’attenzione dei gestori alla tutela dell’ambiente, grazie a una serie di progetti che vanno dall’installazione di pannelli fotovoltaici all’introduzione di colture biologiche nei campi circostanti, sia per il suo carattere inclusivo. La prima tranche di lezioni si è infatti concentrata sul tema dell’Energy democracy.
Energy democracy = democrazia energetica = modello produttivo e distributivo capace di assicurare l’accesso universale all’energia prodotta nel rispetto dei diritti umani e dell’ambiente. Si tratta di un concetto che ha trovato ampia diffusione dopo il 2015, quando i costi delle energie rinnovabili sono diminuiti.
La fattibilità dei progetti legati alle energie rinnovabili
Dopo aver analizzato le opportunità e le sfide legate all’impiego di ogni singola fonte di energia rinnovabile, i corsisti hanno avuto modo di lavorare su casi studio relativi ai propri Paesi d’origine, scegliendo la tipologia di impianto più adatta per ogni esigenza e valutando i costi e le possibilità di finanziamento.
A questo link è possibile visionare l’elaborato del team italiano.
Il secondo e terzo training in Italia e Lettonia
A breve si apriranno le iscrizioni per il secondo corso di formazione che avrà luogo nel mese di maggio a Iglesias, dove si trova la sede di Trevessu, e sarà dedicato alle comunità energetiche rinnovabili.
Il terzo e ultimo training si svolgerà infine a Saldus, in Lettonia, e sarà incentrato sul tema del risparmio energetico e degli strumenti digitali utili a efficientare i consumi di energia.
L’intero percorso formativo sarà coronato da un workshop sulla questione della povertà energetica, con uno sguardo alle best practices europee e un focus sullo sviluppo di politiche inclusive per la transizione verde.
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