“Creare un linguaggio comune per gli investitori, che potrà essere utilizzato dovunque per investimenti in progetti e attività economiche con significative ricadute positive sul clima e sull’ambiente”. E’ uno degli obiettivi conseguiti grazie all’accordo politico raggiunto dal Parlamento europeo e dal Consiglio, grazie al quale verrà creato il primo sistema di classificazione per le attività economiche sostenibili, detto anche tassonomia. Questo strumento, spiega una nota della Commissione europea, contribuirà a “potenziare gli investimenti privati e pubblici per finanziare la transizione verso un’economia climaticamente neutra e verde, reindirizzando i capitali verso attività economiche e progetti realmente sostenibili”.
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Dombrovskis:” Una svolta nella lotta ai cambiamenti climatici”
“Questo testo legislativo – sottolinea in una nota Valdis Dombrovskis, vicepresidente esecutivo della Commissione per un’economia al servizio delle persone, – rappresenterà una svolta nella lotta ai cambiamenti climatici, poiché consentirà di realizzare miliardi di investimenti verdi. Grazie a questo elenco verde, o tassonomia, per la prima volta gli investitori e l’industria avranno una definizione di ciò che è “verde”, e questo darà un reale impulso agli investimenti sostenibili, contribuendo al contempo in maniera fondamentale alla realizzazione del Green deal europeo. Ringrazio il Parlamento europeo, gli Stati membri, la presidenza finlandese e i relatori per la risolutezza dimostrata durante i negoziati che hanno portato a questo compromesso”.
Obiettivi e requisiti fissati
L’accordo politico è parte del piano d’azione della Commissione per finanziare la crescita sostenibile e punta a ridurre la frammentazione derivante da iniziative basate su prassi adottate a livello nazionale, nonché a contrastare il fenomeno del greenwashing, la pratica di commercializzare come sostenibili prodotti finanziari che, in realtà, non soddisfano gli standard ambientali di base. Nello specifico vengono stabiliti 6 obiettivi ambientali:
1) la mitigazione dei cambiamenti climatici;
2) l’adattamento ai cambiamenti climatici;
3) l’uso sostenibile e la protezione delle acque e delle risorse marine;,
4) la transizione verso un’economia circolare;
5) la prevenzione e il controllo dell’inquinamento;
6) la tutela e il ripristino della biodiversità e degli ecosistemi;
A questi si aggiungono quattro requisiti che le attività economiche devono soddisfare per essere ammissibili:
1) fornire un contributo sostanziale ad almeno uno dei sei obiettivi ambientali elencati sopra;
2) non arrecare danni significativi a nessuno degli altri obiettivi ambientali;
3) essere conformi a criteri di vaglio tecnico solidi e basati su dati scientifici;
4) rispettare le garanzie minime di salvaguardia sul piano sociale e della governance;
“L’accordo odierno definisce un quadro generale per gli investimenti verdi. L’elenco delle attività economiche sostenibili sarà valutato sulla base della relazione del gruppo di esperti tecnici sulla finanza sostenibile e sarà sviluppato mediante atti delegati”, spiega la nota dell’Ue.
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