parlamento europeo

Al Parlamento europeo di Strasburgo, nella mattinata odierna, la presidente della Commissione UE, Ursula Von Der Leyen, con al suo fianco la first lady ucraina, Olena Zelenska, come ospite, ha pronunciato il discorso sullo Stato dell’Unione. 

Apertura dedicata alla guerra ai danni dell’Ucraina scatenata dalla Russia, su cui ha dichiarato: “Sto qui con la convinzione che con coraggio e solidarietà Putin fallirà e l’Ue e l’Ucraina prevarranno”. Ha poi ricordato le “centinaia di famiglie per le quali la guerra non finirà mai e per le quali la vita non tornerà mai più come era prima”.

Sulle sanzioni contro la Russia è lapidaria: “Voglio essere molto chiara, le sanzioni sono qui per restare. Questo è il momento per noi di mostrare determinazione, non pacificazione”. 

Le soluzioni in campo per affrontare il caro energia

Sulla crisi energetica a spese di consumatori e imprese, la presidente ha citato come esempio lodevole le fabbriche della ceramica italiana del Centro Italia, che hanno spostato i loro turni al mattino presto, per beneficiare della riduzione dei prezzi dell’energia. 

“Questo è un esempio su un milione di europei che si adattano a questa nuova realtà. Voglio che la nostra Unione prenda esempio dalla sua gente. Ridurre la domanda durante le ore di punta farà durare più a lungo l’offerta e farà scendere i prezzi”.

Concordato lo stoccaggio congiunto

Ha inoltre dichiarato che è stato concordato lo stoccaggio congiunto, attualmente all’84%, dunque si sta giungendo a superare l’obiettivo, anche se: “Purtroppo non basterà. Abbiamo diversificato dalla Russia a fornitori affidabili quali Stati Uniti, Norvegia, Algeria e altri”.

“Mentre l’anno scorso il gas russo ha rappresentato il 40% delle nostre importazioni di gas. Oggi è sceso al 9% di gasdotto”. 

Gli extraprofitti delle aziende raccoglieranno 140 miliardi di euro

Su profitti ed extraprofitti: “Proponiamo un tetto ai ricavi delle aziende che producono energia elettrica a basso costo”.

La presidente ribadisce che, i ricavi di queste aziende al momento sono fuori da ogni loro previsione, pertanto nonostante i profitti siano qualcosa di positivo, in questo momento storico è sbagliato ricevere profitti record, beneficiando della guerra e sulle spalle dei consumatori. 

“In questi tempi, i profitti devono essere condivisi e convogliati a chi ne ha più bisogno. La nostra proposta raccoglierà più di 140 miliardi di euro per gli Stati membri per attutire direttamente il colpo”.

Ha anche sottolineato che, non solo chi produce rinnovabili sta realizzando enormi profitti, ma anche le compagnie petrolifere, del gas e del carbone, che quindi devono pagare una giusta quota e dare un contributo in un momento di crisi. 

“Queste sono tutte misure di emergenza e temporanee su cui stiamo lavorando, comprese le nostre discussioni sui price cap”.

La riduzione della domanda durante le ore di punta

“La riduzione della domanda durante le ore di punta farà durare più a lungo l’offerta e farà scendere i prezzi”. Il taglio dell’elettricità sarà vincolante per la quota del 5% nelle ore di punta, con l’obiettivo di una riduzione mensile del 10%. 

Il tetto sui ricavi dell’elettricità

Sarà di 180 euro a megawattora il tetto sui ricavi dell’elettricità prodotta non da gas, la quota eccedente sarà considerata extra-profitto e sarà destinata a sostegno di famiglie e imprese.

Le aziende energetiche dell’oil&gas dovranno versare un “contributo di solidarietà” pari al 33% sull’eccedenza di utile di oltre il 20%, rispetto alla media degli scorsi tre anni.

La riforma del mercato elettrico

La presidente ha sottolineato come il mercato elettrico esistente “non renda più giustizia ai consumatori”, per questo motivo è necessaria una riforma profonda e globale del mercato elettrico che raccolga i frutti delle energie rinnovabili a basso costo e disaccoppi l’influenza del gas sul prezzo dell’elettricità.

Litio e terre rare, il nuovo petrolio e gas

Il litio e le terre rare stanno già sostituendo gas e petrolio al centro della nostra economia”, ha spiegato von der Leyen, entro il 2030, la nostra domanda di questi metalli delle terre rare aumenterà di cinque volte”.

La consapevolezza che su questi materiali il dominio sia di un solo Paese che domina il mercato, ci espone al rischio “di cadere nella stessa dipendenza del petrolio e del gas. È qui che entra in gioco la nostra politica commerciale. Nuove partnership faranno avanzare non solo i nostri interessi vitali, ma anche i nostri valori”.

“Cinque anni fa Bruxelles ha lanciato la European Battery Alliance. E presto due terzi delle batterie di cui abbiamo bisogno saranno prodotti in Europa. L’anno scorso ho annunciato l’European Chips Act e la prima Gigafactory di chip aprirà la strada nei prossimi mesi”. 

Una nuova Banca europea dell’idrogeno

Un’iniziativa tutta europea sull’idrogeno, grazie alla creazione di una nuova Banca europea dell’idrogeno che contribuirà a garantire l’acquisto di idrogeno, in particolare utilizzando le risorse del Fondo per l’innovazione. 

“Potrà investire 3 miliardi di euro per contribuire alla costruzione del futuro mercato dell’idrogeno”Grazie a questa Banca europea, l’idrogeno passerà dalla nicchia alla scala.

“Con RepowerEu, abbiamo raddoppiato il nostro obiettivo per il 2030 di produrre dieci milioni di tonnellate di idrogeno rinnovabile nell’Ue, ogni anno. Per raggiungere questo obiettivo, dobbiamo creare un market maker per l’idrogeno, al fine di colmare il divario degli investimenti e collegare la domanda e l’offerta future”.

Il pacchetto di aiuti per le Pmi: riforme fiscali e semplificazione

Sarà previsto un pacchetto unico di riforme fiscali per fare business più facilmente in Europa, che si chiamerà Befit. Meno burocrazia dunque, soprattutto perché rivedendo la direttiva sui ritardi di pagamento, si potrà evitare di far fallire, come invece avviene attualmente, un’azienda su quattro a causa di fatture non pagate in tempo.

Per contrastare gli incendi, data l’estate infuocata, sarà raddoppiata per il prossimo anno la capacità antincendio.

Appuntamento ad ottobre per intavolare il discorso sul Price cap

I ministri dell’Energia si riuniranno in un nuovo Consiglio straordinario il prossimo 30 settembre, per approvare i provvedimenti già concordati quali: taglio dei consumi di elettricità, tassazione sugli extra-profitti e contributo di solidarietà, nonché avviare il dibattito sul price cap, di cui si discuterà formalmente ai vertici dei leader europei del 6-7 ottobre a Praga e il 20-21 ottobre a Bruxelles. 


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