La direzione generale per le infrastrutture e la sicurezza dei sistemi energetici e geominerari del Mise ha fornito, in una nuova circolare, una serie di indicazioni per garantire in sicurezza la continuità delle forniture di energia nel rispetto delle disposizioni governative relative al contenimento della diffusione del Covid-19. Gli ultimi provvedimenti sono in particolare quelli contenuti nei Dpcm del 13 ottobre 2020, del 18 ottobre 2020 e del 24 ottobre 2020. E nell’ultimo Dpcm del 3 novembre 2020 che ha introdotto misure più restrittive per la riduzione dei contagi.
Servizi energetici essenziali, indispensabile garantire continuità
In base all’ultimo provvedimento del 3 novembre, in particolare, “è indispensabile – si legge nel documento del Mise – che sia garantita in ogni caso la continuità delle attività di interesse pubblico relative al settore energetico. Agli addetti è consentito di circolare liberamente anche in territori e in orari in cui vigono misure restrittive per gli spostamenti”.
Adeguata pianificazione delle turnazioni
Tra i punti menzionati dal documento c’è anche la questione di un’organizzazione efficiente ai turni di lavoro. “Dal momento che le nuove limitazioni agli spostamenti, benché non riguardino quelli per comprovati motivi di lavoro, potrebbero rendere meno agevoli le turnazioni, appare opportuno raccomandare una adeguata organizzazione e pianificazione dell’orario di lavoro”. Il tutto per consentire “il mantenimento delle operazioni di gestione, manutenzione e intervento in caso di disservizi” e “assicurare la continuità del servizio in sicurezza”.
Cosa fare in caso di ridotta disponibilità della forza lavoro
Altro punto chiave è poi una gestione efficace della forza lavoro alla luce delle criticità legate a contagi o quarantene. A tal proposito il documento “raccomanda alle aziende in indirizzo nell’ambito della complessa articolazione delle attività da loro gestite, nei casi di una non piena disponibilità della forza lavoro in conseguenza a possibili contagi o quarantene, di dare priorità alle attività e ai processi funzionali a garantire la continuità e la sicurezza del servizio. Nonché a quelle funzionali alla erogazione di prestazioni all’utenza. Valutando di interrompere o rallentare i processi non connessi all’erogazione dei servizi primari e indispensabili”.
Campagne di vaccinazione antinfluenzale per operatori delle sale controllo, centri di dispacciamento e impianti offshore
Inoltre – spiega il testo – “Nell’ambito della ricognizione delle misure adottate da codeste società all’avvio dell’emergenza sanitaria, era emerso che, per le sale controllo, i centri di dispacciamento e gli impianti offshore, che devono funzionare in continuo, una delle misure pianificate era consistita nell’organizzazione del personale in cellule tra loro separate“, ma anche “nella definizione di ridondanze tecniche e organizzative atte a sopperire eventuali assenze“. Il ministero ricorda a queste società “l’opportunità di avviare per il personale addetto una campagna di vaccinazione antinfluenzale. Ma anche screening periodici con tamponi e test antigenici veloci o test sierologici”. Il tutto per “poter avviare la costituzione di gruppi di lavoratori in grado di assicurare con certezza continuità lavorativa nei punti nevralgici del sistema”.
Richiesta di un canale prioritario per tamponi e test sierologici
La direzione del Mise per la sicurezza dei sistemi energetici, si legge ancora nel documento, “invierà evidenzierà al ministero della Salute la necessità di attribuire ai lavoratori del settore energetico un canale prioritario di accesso allo svolgimento dei tamponi e dei test sierologici. Così da contrarre anche le tempistiche del periodo di quarantena precauzionale. Tale segnalazione riguarderà anche l’accesso alla campagna vaccinale antinfluenzale”.
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