- I cambiamenti climatici preoccupano più dell’80 per cento dei giovani, secondo uno studio del 2021.
- L’Università di Harvard suggerisce ai genitori di questi bambini di ascoltarli e di coinvolgerli in attività che possano ridurre concretamente l’impatto ambientale della famiglia.
- Tra queste c’è la possibilità di progettare insieme un impianto fotovoltaico per la propria abitazione.
In base alla definizione dell’Università di Harvard, l’eco-ansia è lo stress causato dalla preoccupazione per gli effetti dei cambiamenti climatici. Nella lingua italiana si può usare anche il termine “solastalgia”, neologismo coniato nel 2003 dal filosofo australiano Glenn Albrecht: indica il sentimento di nostalgia che si prova quando l’ambiente in cui si vive viene alterato da mutamenti repentini al di là del proprio controllo.
È uno stato emotivo che, in molti casi, affligge i giovani, preoccupati per il proprio futuro. Nel 2021, sono stati pubblicati su Lancet i risultati di uno studio che ha coinvolto 10mila individui di dieci paesi ed età compresa fra i 16 e i 25 anni: l’84 per cento ha dichiarato di essere preoccupato dalla crisi climatica. Il 59 per cento, addirittura, era “estremamente” turbato.
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I consigli di Harvard e Renogy
La scuola di medicina dell’Università di Harvard ha elaborato alcuni consigli per i genitori di un bambino che soffre di eco-ansia. Prima di tutto, è importante ascoltarlo. Dopodiché, si possono individuare insieme le organizzazioni che lottano contro il riscaldamento globale, in modo da sostenerle. Si possono infine adottare comportamenti più sostenibili a casa e trascorrere del tempo nella natura, magari piantando alberi.
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