Cop29 quali asset e criticità per la transizione green nelle economie emergenti

Il Talk "Unlocking Financing for the Green Transition in Emerging and Developing Economies" organizzato dalla World bank nel contesto di COP29 a Baku

“ll costo della transizione energetica va crescendo di momento in momento. Penso che il settore privato sta andando in questa direzione e gli stessi cittadini chiedono ai loro leader di seguire la transizione verde” rimarca Nadia Calviño, presidente della Banca europea per gli investimenti. Per questo diventa necessario “ottimizzare  e mobilitare gli investimenti privati” concentrandosi suggerisce molto negli investimenti in infrastrutture pubbliche, nell’innovazione e nella diversificazione. Su questo puntualizza la capacità di creare  e studiare diversi dati sui diversi paesi facilita la predittività degli investimenti.

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D’altronde come sottolinea Kristalina Georgieva, direttore generale del Fondo monetario internazionale quando guardiamo all’economia delle banche  a livello mondiale i due trillioni necessari non sono altro che il 2% del valore economico totale.

Le difficoltà di investire in Africa anche se ci sono capitali

Non tutto gira intorno al denaro. Il denaro arriva dove ci sono prospettive” spiega Mohamed Jameel Al Ramahi, CEO, Masdar “Alcune infrastrutture necessarie sono complicate sopratutto in Africa” ricordando come in progetti finanziati sia stato comunque complicato arrivare al risultato per assenza di chiarezza di regolazione e assenza di una chiara leadership.

I conflitti non favoriscono gli investimenti e lo stesso la corruzione del management, concorda Georgieva che sintetizza in questi asset le difficoltà di investire in Africa, ricorda

La chiave per coinvolgere i provati negli investimenti

“Politiche stabili e certe” sono secondo il direttore generale del Fondo monetario internazionale la prima chiave di accesso alla transizione green.

Tra le risposte c’è la necessità di coinvolgere investimenti privati ma anche garanzie delocalizzate. Ad esempio suggerisce Ajay Banga, presidente del gruppo della Banca mondiale, gli extra costi possono essere coperti da garanzie di banche locali. E sottolinea come il coinvolgimento provato non sarà “una cosa veloce, ci vuole tempo”. In questo mix di azioni necessarie alla transizione green “non bisogna guardare al numero degli investimenti necessari che da solo può spaventare” ma tenere presente che si tratta di un mix di azioni rimarca Banga.


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Giornalista, video maker, sviluppo format su più mezzi (se in contemporanea meglio). Si occupa di energia dal 2009, mantenendo sempre vivi i suoi interessi che navigano tra cinema, fotografia, marketing, viaggi e... buona cucina. Direttore di Canale Energia; e7, il settimanale di QE ed è il direttore editoriale del Gruppo Italia Energia dal 2014.