Non si sono ancora concluse le trattazioni di Baku ma già imperversa la polemica sul poter e dover fare di più. Da poche ore la presidenza di Cop 29 ha pubblicato l’ultimo documento relativo agli obiettivi New Collective Quantified Goal on Climate Finance noti anche come #NCQG. Per quanto la presidenza assicuri che la trattazione continuerà “per concordare collettivamente gli adeguamenti finali alle poche questioni ancora in sospeso ma importanti” per “spingere tutte le parti verso il risultato più ambizioso possibile”.
I target per i paesi in via di sviluppo vengono definiti un “insulto”, “senza cuore” e “completamente inadeguati” vediamo i dettagli.
Un testo senza cuore per ActionAid
The new text is absolutely heartless!💔
ActionAid’s @1TeresaAnderson and @brandoncwu express their disappointment at the latest draft text for the #NCQG on Climate Finance released at #COP29.
Watch 📽️ pic.twitter.com/P2qcN0QhDF
— ActionAid (@ActionAid) November 22, 2024
“Peggio di un brutto accordo c’è solo un terribile accordo“. Con queste parole si apre il video di Action Aid che critica l’attuale ultima revisione della bozza pubblicata da Cop 29. L’oggetto della discussione è che i fondi a sostegno dei paesi in via di sviluppo non obbliga i governi ma sollecita i privati.
Youth Net Global invece parla di un “insulto” rispetto l’obiettivo di 250 miliardi di dollari/anno per i paesi in via di sviluppo in quanto “gravemente insufficiente”.
WWF non è da meno definendo “completamente inadeguati” i target. “La quantità è troppo bassa, e i paesi ricchi non si impegnano nemmeno a consegnarla tutta” spiega per l’associazione Stephen Cornelius, WWF global deputy global climate and energy lead. “Mentre il testo riconosce con precisione le esigenze di finanziamento del clima dei paesi in via di sviluppo, l’impegno e la tempistica delle finanze pubbliche non sono vicini a soddisfarli. Questo non sarà sufficiente e mi aspetto che ci saranno fuochi d’artificio quando i paesi si incontreranno più tardi. Abbiamo bisogno di un nucleo di finanza pubblica più vicino a 1 trilione di dollari, insieme a finanziamenti aggiuntivi da altre fonti, per alimentare i cambiamenti trasformativi necessari per limitare il riscaldamento a 1,5oC e aumentare la resilienza climatica”.
Cosa prevede l’ultima bozza del 22 novembre delle 16 ora di Baku
“Come primo riflesso delle indicazioni delle parti, la decisione del nuovo obiettivo quantificato collettivo contiene un invito a tutte le parti a lavorare insieme per aumentare i finanziamenti ai paesi in via di sviluppo per l’azione climatica da tutte le fonti pubbliche e private ad almeno 1,3 trilioni di dollari all’anno entro il 2035” questo lo Statement dell’ultimo documento prodotto da COP29 a Baku.
Today, the COP29 Presidency published updated texts on #NCQG after the latest consultations with the Parties. Read the full statement of the COP29 Presidency here.#COP29 #COP29Azerbaijan pic.twitter.com/4UGSQSKdDM
— COP29 Azerbaijan (@COP29_AZ) November 22, 2024
Aggiunge inoltre come “in linea con le osservazioni presentate dai paesi sviluppati, comprende la decisione di fissare un obiettivo per l’estensione dell’obiettivo di mobilitazione congiunta di 100 miliardi di dollari all’anno, con i paesi sviluppati che assumono la guida, 250 miliardi di USD entro il 2035 per le parti che sono paesi in via di sviluppo, per l’azione climatica”.
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