- Il vetro è abilitante per la trasformazione in senso verde e circolare di interi altri comparti.
- Lo studio di Open Impact.
Ogni euro investito in Italia nella filiera del vetro genererebbe 2,5 euro di valore positivo in termini ambientali, sociali ed economici. A rivelarlo è lo studio presentato da Open Impact il 23 febbraio a Roma, in occasione del convegno annuale di Assovetro in collaborazione con il Cnel.
Le dimensioni dell’industria del vetro in Italia
Nel nostro Paese, l’industria del vetro – che conta circa 60 stabilimenti, 32 aziende di produzione di grandi dimensioni, circa 300 aziende della trasformazione e 30mila addetti diretti – serve numerose filiere strategiche del Made in Italy. Non a caso, il vetro è abilitante per la trasformazione in senso verde e circolare di interi altri comparti: l’efficientamento energetico degli edifici e il riciclo/riutilizzo dei contenitori sono i due principali percorsi evolutivi analizzati nello studio, suscettibili di generare impatti positivi per 10,6 miliardi.
Grazie a #Formiche per aver condiviso con noi le foto del Convegno di ieri organizzato da #Assovetro al #CNEL. https://t.co/g2TNqr5cwR
#vetro #futuro #sostenibilità #decarbonizzazione— Assovetro (@assovetro) February 24, 2023
Il processo di decarbonizzazione del settore
Secondo gli autori del report, è necessario supportare il processo di decarbonizzazione della produzione di vetro con un investimento pari a circa otto miliardi di euro in vista del 2050. Solo così sarà possibile liberare le ricadute positive in termini di impatto del settore e abilitare la trasformazione di tutta l’economia in ottica green, permettendo al sistema produttivo italiano di raggiungere una maggiore resilienza. A questo investimento se ne aggiungerebbero altri per un totale di 10,7 miliardi, che potrebbero generare un ritorno sociale, economico e ambientale del valore di circa 27 miliardi e facilitare il raggiungimento degli Obiettivi di sviluppo sostenibile dell’Onu.
La creazione di green jobs
“Il vetro è centrale per sostenere la transizione – ha dichiarato Marco Ravasi, presidente di Assovetro – e può farlo con ritorni sociali, ambientali ed economici più che positivi, dimostrando che la transizione dell’economia in senso verde e circolare può essere un volano di sviluppo, soprattutto se affrontata senza pregiudizi, scegliendo le opzioni più efficaci per conseguire gli obiettivi che ci si prefigge”.
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“Il caso della filiera del vetro – ha aggiunto Tiziano Treu, presidente del Cnel – può rappresentare un modello per la transizione verde e dimostra come investire in sostenibilità sia premiante sia in termini di occupazione, favorendo i cosiddetti green job, sia più in generale da un punto di vista economico e sociale”.
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