Dallo stucco e dalle sostanze adesive impiegate nei bagni che possono generare alte concentrazioni di composti organici volatili, al cartongesso nella camera da letto che con l’umidità può creare muffa e danneggiare i polmoni, fino alla mancanza di sistemi di ventilazione adeguati che possono disperdere nell’ambiente un gas potenzialmente cancerogeno come il radon.
Queste, come si legge in un articolo di Erin Blakemore per il Washington Post, sono solo alcune delle informazioni, relative all’inquinamento indoor, contenute nella Healthy Living Home Guide realizzata da EWG (Environmental Working Group), un’organizzazione che concentra le sue attività sugli effetti delle sostanze chimiche tossiche nei prodotti di consumo. Si tratta di una guida che dà un quadro delle possibili sostanze nocive per la salute con cui entriamo in contatto nella nostra casa fornendo consigli su come migliorare la qualità dell’aria indoor.
Consigli per mitigare il problema
Quella della qualità dell’aria nelle case è una questione di cruciale importanza – di cui abbiamo parlato più volte sul nostro sito – perché trascorriamo la maggior parte del tempo tra le mura domestiche, un ambiente che, secondo gli esperti, può arrivare a essere più inquinato dell’aria esterna delle grandi città. Per cercare di mitigare il problema, spiega la guida, si potrebbe scegliere di utilizzare vernici al lattice con base all’acqua che hanno livelli bassi o nulli di composti organici volatili o utilizzare dei filtri che abbiano dei valori minimi di efficienza (MERV) a partire dal 10. Un’altra abitudine utile è quella di usare aspirapolveri con filtro HEPA.
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