Citare in giudizio le aziende maggiormente responsabili dell’inquinamento climatico a livello globale – 100 realtà che impattano per oltre il 70% sull’immissione di gas serra – potrebbe essere l’unico modo per affrontare in maniera seria la questione del cambiamento climatico. È quanto ha sottolineato in un’intervista pubblicata dal National Geographic James Hansen, ex fisico della NASA, che ha spiegato, in occasione della Cop 23 in corso a Bonn, come in questo modo si potrebbero reperire i fondi per fronteggiare in modo efficace le sfide imposte dal riscaldamento globale.
La battaglia green con la nipote
Al fianco dello scienziato in questa battaglia la nipote 18 anni Sophie Kivlehan con la quale sta conducendo una causa per denunciare il Governo degli Stati Uniti per l’inazione in tema di cambiamento climatico. “Sono spaventata e arrabbiata per i problemi che gli adulti avidi e sciocchi hanno creato“, ha dichiarato Kivlehan sul sito Science Alert sottolineando come siano soprattutto le giovani generazioni a fare le spese di questa situazione.
La colpa delle aziende
Tuttavia citare in giudizio i governi secondo il fisico non basta. Bisogna fare la stessa cosa anche con le imprese maggiormente responsabili dell’inquinamento globale, quelle 100 realtà identificate da uno studio del 1988 come le principali imputate in termini di impatto ambientale.
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