L’Iran e la gestione smart dell’acqua

Tra i Paesi che affrontano in maniera più efficace il tema della gestione efficiente della risorsa idrica e delle criticità legate agli effetti del climate change c’è l’Iran. Al tema ha dedicato un articolo la testata Guardian che ha sottolineato come la questione dell’acqua sia uno degli ambiti di intervento centrali per il Paese, dove la disponibilità di questa risorsa è scarsa.

Lo studio del 2017

L’articolo del Guardian spiega come nel 2017 sia stato pubblicato un report, realizzato Centro studi Strategico del Paese, in cui si sottolineava, citando dati statistici del Ministero dell’Energia e del Governo iraniano, l’importanza di affrontare in modo efficace la gestione dell’acqua in vista di unapossibile crisi idrica. In caso non si mettesse in atto una strategia mirata, spiega il documento, come si legge sul Guardian, si avrebbero una serie di costi economici, sociali e di sicurezza da sostenere.

Un input che viene dall’agricoltura

Negli ultimi dieci anni il Paese, prosegue il Guardian, ha visto uno sviluppo del settore agricolo con la diffusione di colture ad elevata intensità idrica, tra cui l’anguria. Un input in più ad amministrare in modo efficace questa risorsa. Tra le misure messe in atto c’è ad esempio la realizzazione di grandi dighe, strumenti che hanno favorito lo sviluppo dell’agricoltura.

Acqua a buon mercato

Queste misure hanno fatto scendere il prezzo dell’acqua rendendolo particolarmente vantaggioso, ma soprattutto facendo sì che la si possa usare in coltivazioni ad elevata intensità idrica. 

Educazione alla gestione efficiente dell’acqua

Tra i temi su cui l’Iran sta puntando, spiega l’articolo del Guardian, c’è quello dell’educazione a una gestione sostenibile dell’acqua. Una visione che coinvolge amministratori, esperti economici e politici, con l’obiettivo di prendere decisioni in modo efficace e sensibilizzare su questa questione i cittadini.