Dalla Clean Hydrogen Partnership all’accordo col CNR, l’ENEA continua a investire nell’idrogeno

Obiettivo: promuovere la ricerca e l’innovazione.

idrogeno in Europa

ENEA e H2IT hanno presentato, il 9 febbraio a Roma, la call 2024 della Clean Hydrogen Partnership. Dotata di un budget di 113 milioni di euro provenienti da Horizon Europe, a cui si sommano altri 60 milioni del REPowerEU per le hydrogen valley, è articolata in venti diversi argomenti che riguardano tutti gli anelli della catena dell’idrogeno.

I topic della Clean Hydrogen Partnership

“Relativamente alla produzione, si punta sulle tecnologie di elettrolisi, sulla loro integrazione nell’industria e, come novità inserita nell’ultimo bando, anche sull’elettrolisi da acqua di mare”, ha spiegato Viviana Cigolotti, ricercatrice dell’ENEA. Diversi anche i topic inerenti allo stoccaggio e alla distribuzione del vettore energetico; per quanto riguarda le applicazioni nei trasporti, l’attenzione si concentra quest’anno sul settore marittimo.

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“In quest’ambito, la maggior parte dei progetti finora finanziati riguarda il nord Europa. Questo dev’essere uno stimolo a presentare candidature anche da parte dell’Europa mediterranea”, ha ricordato Cigolotti. Ci sono poi i topic riguardanti l’uso stazionario dell’idrogeno, con focus su fuel cell e turbine, e il capitolo hydrogen valley, suddiviso in ‘large scale’ e ‘small scale’.

L’accordo ENEA-CNR

Il direttore generale dell’ENEA, Giorgio Graditi, ha salutato positivamente la recente istituzione, da parte del MASE, di un tavolo tecnico per la definizione di una strategia nazionale per l’idrogeno.

È anche nell’ottica di sviluppare l’hydrogen economy che l’agenzia, il 12 febbraio, ha sottoscritto un accordo di collaborazione con il Consiglio nazionale delle ricerche (CNR) per la promozione e la realizzazione di progetti di ricerca e sviluppo congiunti a livello nazionale e internazionale. Oltre all’idrogeno, le iniziative riguarderanno le comunità energetiche rinnovabili, le smart grids, l’efficienza energetica, la fusione nucleare, la blue economy, la circolarità dei sistemi produttivi.

La condivisione del know-how per la transizione ecologica

“Sono particolarmente contenta di rinnovare la lunga e fruttuosa collaborazione di ricerca che ci lega all’ENEA e di indirizzarla all’esplorazione di ambiti scientifici e tecnologici così importanti per il futuro delle nostre società”, ha dichiarato la presidente del CNR, Maria Chiara Carrozza. “I settori individuati, infatti, rispecchiano le sfide che la ricerca deve affrontare per rispondere ai grandi cambiamenti globali”.

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“Siamo particolarmente soddisfatti di quest’accordo che consente di mettere a fattor comune competenze, esperienze, infrastrutture, professionalità e know-how in settori strategici per la decarbonizzazione e la transizione ecologica e di promuovere la ricerca e l’innovazione tecnologica per favorire la crescita e la competitività del Sistema-Paese”, ha aggiunto Gilberto Dialuce, presidente dell’ENEA.


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