Chiude oggi l’ultima centrale a carbone del Regno Unito

“Una transizione sorprendentemente rapida per il Paese che ha dato inizio alla Rivoluzione industriale”: il commento di Phil MacDonald, AD del think tank energetico Ember

Lunedì 30 settembre 2024. Segnatevi questa data, se avete a cuore la transizione energetica e la tutela dell’ambiente, perché oggi l’ultima centrale a carbone del Regno Unito, situata nel villaggio di Ratcliffe-on-Soar, produrrà energia elettrica per l’ultima volta, dopo 57 anni di attività. La sua chiusura segna la fine dell’era del carbone in Gran Bretagna, iniziata nel 1882 con l’avviamento dell’impianto di Holborn Viaduct, la prima centrale elettrica a carbone al mondo.

carbone Regno Unito
Foto di Zoltan Tasi su Unsplash

Una transizione rapida…

“Questo è il capitolo finale di una transizione sorprendentemente rapida per il Paese che ha dato inizio alla Rivoluzione industriale. Un tempo, l’energia prodotta grazie al carbone era sinonimo di crescita industriale. Ora, l’energia pulita sta guidando le economie, non solo nei Paesi ad alto reddito, ma in tutto il mondo”.

È la dichiarazione rilasciata a Canale Energia da Phil MacDonald, amministratore delegato di Ember, think tank indipendente che ha sede a Londra e ha l’obiettivo di accelerare il passaggio alle fonti energetiche rinnovabili fornendo dati utili ai decisori politici.

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… ma equa

“Chi ha operato nel settore può essere orgoglioso di aver fornito energia al nostro Paese per oltre 140 anni”, ha commentato invece Michael Shanks, Ministro britannico dell’Energia. “Siamo grati a intere generazioni di lavoratori”. Uniper, azienda tedesca proprietaria della centrale di Ratcliffe, ha collaborato con i sindacati per aiutare molti ingegneri a trovare nuovi impieghi presso altri impianti della società o a intraprendere percorsi di formazione in altri settori dell’industria dell’energia. Più di cento dipendenti, inoltre, resteranno per altri due anni presso l’impianto ormai chiuso per occuparsi delle operazioni di dismissione.

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La fine dell’era del carbone

Il carbone era responsabile dell’80 per cento dell’elettricità impiegata nel Regno Unito nei primi anni Ottanta, e del 40 per cento nel 2012. La sua quota nel mix energetico è poi diminuita progressivamente nell’ultimo decennio, a causa delle costose tasse sul carbonio e dell’ascesa delle energie rinnovabili più economiche.

Il Regno Unito è il quattordicesimo dei 38 Paesi dell’OCSE ad aver raggiunto un sistema energetico senza carbone, come dimostra un report pubblicato proprio oggi da Ember. Tra i restanti 24 Paesi dell’OCSE che lo utilizzano ancora, 19 hanno registrato una diminuzione della produzione di energia dal carbone di almeno il 30 per cento rispetto al picco del 2007. Solo quattro nazioni hanno assistito a una riduzione inferiore al 30 per cento rispetto al loro massimo storico, tra cui Corea del Sud e Giappone. La Turchia è stato l’unico membro dell’OCSE a stabilire un nuovo record di produzione di energia da carbone nel 2023.

carbone Regno Unito

La maggior parte dei Paesi in questione ha buoni piani per espandere l’energia eolica e solare; il che significa, secondo gli analisti di Ember, che l’utilizzo del carbone continuerà a diminuire in questo decennio, anche negli undici Paesi che non si sono esplicitamente impegnati a eliminarlo entro il 2030. L’Italia prevede di centrare l’obiettivo di phase-out tra il 2025 e il 2028/2029.


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Nata in provincia di Sondrio, ha studiato a Milano e Londra. Giornalista pubblicista, si occupa di questioni legate alla crisi climatica, all’economia circolare e alla tutela di biodiversità e diritti umani.