Le celle solari HIT a base di silicio cristallino da 143,7 cm2 hanno raggiunto un’efficienza del 25,6%.
A dichiararlo la divisione Solar di Panasonic Corporation che registra, così, un rendimento maggiore dello 0.9% rispetto a quello precedentemente conseguito.
Il dato mostra il lavoro dell’azienda nell’ambito della tecnologia di eterogiunzione che le consente di lavorare anche ad alte temperature.
Le tecnologie sviluppate hanno puntato innanzitutto a ridurre le perdite di ricombinazione dei portatori di carica tramite l’uso di liminature di silicio amorfo sulla superficie del substrato monocristallino per ridurre i danni a quest’ultimo e per mantenere l’efficienza di conversione anche a elevate temperature e pressioni.
Tramite la struttura back contact, in cui è prevista l’installazione di elettrodi sulla parte posteriore della cella, si è registrato un miglioramento della densità della corrente di corto circuito con una riduzione della perdita ottica. Oltre a questa struttura, inoltre, la perdita resistiva è stata ridotta trasferendo la corrente agli elettrodi della griglia superficiale, in cui la corrente generata si accumula e viene poi emessa verso l’esterno.
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