Oltre al caro energia, un altro problema mette in ginocchio il settore delle imprese specializzate nella progettazione, fornitura, installazione, gestione e manutenzione di impianti tecnologici, rappresentato da Assistal, è il caro materiali.
Il presidente dell’Associazione, Angelo Carlini, dichiara in nota stampa che: “Le notizie di gare su gare deserte sono la dimostrazione di quanto avevamo denunciato mesi e mesi fa: la sottovalutazione del problema del caro materiali sta avendo conseguenze negative a partire dall’irrealizzabilità del Pnrr, fino alla crisi economica e sociale di un intero settore”.
I fondi previsti dal prossimo Decreto legge aiuti di circa un miliardo, per compensare gli aumenti delle materie prime nelle gare di appalto rappresentano “un passo in avanti, rispetto alle esigue risorse finora stanziate, ma è necessario stabilire nuove regole e metodologie che siano in grado di rispondere a tutti gli aspetti di un fenomeno così complesso. In primis, è necessario che una cospicua parte del paventato miliardo di euro venga stanziata per la compensazione delle opere in corso, e non destinare la maggior parte delle risorse esclusivamente alle nuove gare”.
Quello delle gare in corso è un problema irrisolto, così come la rivisitazione dei prezzi per i 56 materiali del paniere e il loro possibile raggruppamento in famiglie nel Dl Aiuti, prevedendo un costo specifico per le costruzioni, finora non presenti.
“All’appello mancano, infatti, continua Carlini, decine e decine di materiali e beni di uso comune nel mercato della costruzione degli impianti, dei servizi energetici e del facility management, determinando l’impossibilità di accedere alle compensazioni per le imprese del settore. Questa volta non si possono commettere errori di valutazione o varare misure parziali e inappropriate perché è l’ultima occasione per un settore in grande affanno. Ci auguriamo che si sia definitivamente preso coscienza dell’entità, delle ripercussioni su imprese e famiglie e dell’inadeguatezza delle misure adottate e delle risorse stanziate con i precedenti provvedimenti”.
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