gestori carburanti Q8
Foto di Pexels da Pixabay

E’ fissato per il prossimo 11 gennaio il tavolo di filiera sulla rete carburanti. Il sottosegretario di Stato Alessia Morani ha convocato Faib, Faib Autostrade, Fegica e Figisc/Anisa per i gestori e a Unem, Assopetroli, Assogasliquidi, Assogasmetano e Federmetano.

Un tavolo per riaffermare l’importanza di “un settore strategico” per il Paese

“Il tavolo, insieme al riconoscimento delle perdite economiche subite dalle aree di servizio – ricorda una nota di Faib – era parte integrante delle richieste avanzate dalle associazioni dei gestori nel corso della manifestazione di protesta del 15-16 dicembre”. Nello specifico si assumeva “come base di discussione la Risoluzione De Toma approvata dalla X commissione della Camera all’unanimità, a riaffermare l’importanza di un settore fondamentale e strategico per l’economia nazionale”.

I punti della risoluzione

La risoluzione impegnava il Governo a intervenire per la razionalizzazione e l’ammodernamento della distribuzione dei carburanti. A varare interventi per l’ammodernamento in vista dello sviluppo della mobilità elettrica. A dare maggiore protezione delle condizioni lavorative dei gestori con la previsione di forme sostitutive di determinazione del reddito in caso di mancata contrattazione, consolidamento dei tavoli ministeriali e rafforzamento della lotta all’illegalità.

Da Faib apprezzamento per il tavolo di settore

“Faib – si legge ancora in nota – nel rinnovare l’apprezzamento per la Sottosegretaria che ha finalmente convocato il tavolo di settore con i soggetti maggiormente rappresentativi, sottolinea che adesso le associazioni dei gestori e tutta la parte sana della filiera debbono chiedere al Governo di tradurre legislativamente le indicazioni della risoluzione De Toma”. Il tutto “dando attuazione alle pressanti indicazioni votate all’unanimità dalla competente commissione parlamentare e ampiamente condivise dalla rappresentanza di settore”.

Contrastare l’illegalità

Tra i punti chiave sottolineati da Faib nella nota anche la necessità di “contrastare l’illegalità e prevedere sanzioni per chi elude gli obblighi contrattuali. Combattere il contrabbando di prodotti petroliferi e l’evasione fiscale, prevedendo anche per questo settore la disciplina della vendita sottoprezzo, rafforzando i controlli della Guardia di finanza, è dovere di tutti nell’interesse preminente del settore e dei soggetti sani della filiera. L’alternativa è consegnare la distribuzione carburanti ai campioni dell’illegalità, ai soggetti che speculano sulla pelle dei gestori”. Ma anche  ai tanti furbetti del quartierino, con il rischio di scoprire che c’è sempre uno più furbo dei furbi”.

“Siamo davanti a un bivio”

“O il settore è in grado di darsi, rinnovandole, delle regole o si autocondanna alla lenta inesorabile marginalità, sino all’estinzione. Siamo davvero davanti ad un bivio”, conclude la nota di Faib.


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