In Camerun è stato promosso un progetto che abbina sostenibilità ambientale e attenzione al sociale. I residenti di un campo profughi di Minawao, nigeriani in fuga da Boko Haram, stanno aiutando a riforestare l’area ripiantando alberi che erano stati precedentemente abbattuti per procurare la legna per cucinare o da ardere. Ciò è stato possibile grazie a un progetto frutto della collaborazione tra la startup olandese Land Life Company, che produce prodotti per la piantumazione di alberi, e l’UNHCR, l’agenzia ONU per i rifugiati.
Un approccio olistico
“Gli alberi non dovranno più essere abbattuti per creare carbone o solo per produrre legna per cucinare“, spiega in un’intervista al sito fastcompany.com Charlotte Jongejan della startup olandese Land Life Company. “Uno dei motivi per cui siamo stati davvero attratti dal progetto è che siamo stati in grado di creare un approccio olistico alla deforestazione“.
Un’opportunità di lavoro
In totale nell’ambito dell’iniziativa verrano rimpiantati circa 40 mila alberi fornendo al tempo stesso lavoro a più di 250 persone nel campo.
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