- Il Ministero delle Politiche agricole ha ideato un piano per promuovere l’agricoltura biologica.
- L’obiettivo è raggiungere il 25 per cento di superficie agricola certificata come biologica entro il 2027.
Cittadini e organizzazioni hanno tempo fino al 2 settembre per esprimere il proprio parere in merito al Piano di azione nazionale messo a punto dal Ministero delle Politiche agricole, alimentari e forestali (MIPAAF) dopo l’approvazione della legge n. 23 del 9 marzo 2022 che disciplina la tutela, lo sviluppo e la competitività della produzione agricola, agroalimentare e dell’acquacoltura con metodo biologico.
Gli obiettivi del Piano di azione nazionale sul biologico
Si tratta di un piano triennale che prevede sette azioni volte a soddisfare il raggiungimento di tre obiettivi: stimolare la domanda e acquisire la fiducia dei consumatori; stimolare la riconversione e rafforzare l’intera catena del valore; migliorare il contributo dell’agricoltura biologica alla sostenibilità, promuovendo al contempo la ricerca e l’innovazione.
Dobbiamo vincere la sfida dell’#agricoltura biologica!
Il #2settembre scade la consultazione pubblica del @Mipaaf_ sul Piano d’Azione Nazionale
Serve un’alleanza forte tra cittadini-consumatori e agricoltori per raggiungere gli obiettivi@FerroniFranco https://t.co/Lw1jJov9hT— wwfitalia (@WWFitalia) August 30, 2022
Gli effetti della crisi economica sulla vendita di prodotti bio
Il primo punto è particolarmente importante: come sottolinea il WWF, l’Italia si colloca oggi ai primi posti in Europa per numero di operatori bio (86.144 alla fine del 2021) e superficie agricola utilizzata (SAU) certificata in biologico (17,4 per cento), ma è indietro nel consumo dei prodotti biologici, che corrisponde a meno del 4 per cento dei consumi totali. A causa della crisi economica, nel 2022 le vendite di alimenti bio sono diminuite dopo un decennio di costante crescita: per questo, sarebbe utile una riduzione dell’aliquota IVA al 2 per cento per i prodotti biologici certificati e l’introduzione di un bonus fiscale per agevolare i consumi da parte di donne in stato di gravidanza e famiglie con bambini fino a tre anni di vita.
Con le strategie “Farm to Fork” e “Biodiversità 2030”, l’Unione europea mira a raggiungere il 25 per cento di superficie agricola utilizzata certificata in agricoltura biologica entro il 2030. Il governo italiano si è prefissato di raggiungere tale obiettivo già nel 2027. Per il WWF, che ritiene sia indispensabile una forte alleanza tra consumatori e agricoltori, è realistico puntare al 40 per cento della SAU certificata in biologico entro il 2030, per contrastare l’impoverimento dei suoli e la perdita di biodiversità e aumentare la competitività del Made in Italy sul mercato internazionale.
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